Michael Schumacher come sta? Le sue condizioni di salute: Le parole di Jean Todt



E’ passato tanto tempo da quando Michael Schumacher è stato vittima di un brutto incidente, avvenuto sulle Alpi francesi e da quel momento su di lui ma soprattutto sulle sue condizioni di salute, è stato mantenuto il massimo riserbo. Ma come sta l’ex pilota di Formula 1?



Ogni tanto qualche notizia sembra essere trapelata grazie a qualche medico e professionista che in questi anni ha seguito Michael, o grazie alla famiglia e soprattutto alla moglie che non l’ha mai lasciato da solo in tutti questi anni. A fare il punto, adesso, sulle condizioni di salute del pilota tedesco, pare sia stato l’attuale presidente della Fia nonché ex dg della Ferrari, ovvero Jean Todt. Ma cosa ha dichiarato quest’ultimo?

Michael Schumacher, come sta l’ex pilota di Formula 1?

Come abbiamo già avuto modo di anticipare, sembra che le attuali condizioni di salute del pilota tedesco siano ancora un grande mistero. Tuttavia, sembra che a fare il punto della situazione ci abbia pensato proprio uno dei suoi migliori amici, nonché ex dirigente generale della Ferrari, Jean Todt. Il francese, oggi presidente della Federazione internazionale dell’Automobile sembra abbia voluto svelare quelle che sono le reali condizioni di salute del sette volte campione di Formula 1, dapprima nel 1994 e 1995, e poi cinque volte di seguito dal 2000 al 2004. L’uomo ha parlato nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente francese RTL, confermando di aver fatto da poco visita a Schumacher.

Le parole del Presidente della Fia

Schumacher continua a lottare, possiamo solo augurare a lui e alla sua famiglia che le cose migliorino”. Queste le uniche parole che Jean Todt ha dichiarato, parlando dell’ex pilota e delle sue condizioni di salute, sulle quali vige ancora grande mistero. Dunque, non si sa effettivamente come stia il pilota, ma una cosa è certa ancora non ha recuperato del tutto e sta ancora lottando per cercare di tornare quello che era un tempo.

Jean Todt sul figlio di Michael

Ad ogni modo, nel corso dell’intervista, il Presidente della Fia sembra abbia voluto parlare anche del figlio di Michael, ovvero Mick che sta cercando, ormai da diversi anni di seguire le orme dal padre, ovviamente in pista, oltre che fuori. “Probabilmente correrà in Formula 1 il prossimo anno. Siamo lieti di avere di nuovo uno Schumacher ai massimi livelli delle corse automobilistiche”. Queste le parole di Tods, parlando del figlio del grande pilota tedesco.

Con Lewis Hamilton impaziente di allungare le sue dita affusolate sul quinto titolo iridato della carriera, il Mondiale di F.1 sbarca in America. Prima negli Stati Uniti, poi in Messico. In mezzo si consumano le ultime speranze di Sebastian Vettel di mantenere in vita un sogno che dal Gp del Belgio in poi si sta trasformando in cruda realtà. Una realtà sempre più difficile dentro a un presente che lascia poche alternative, costringendo a spostare l’attenzione ancora una volta al futuro. Al Festival dello Sport di Trento, il team principal del Cavallino, Maurizio Arrivabene ha spiegato: «La Ferrari da quando ci sono io non ha ancora vinto, metto in chiaro questa cosa. Per quanto riguarda Sebastian Vettel, ha bisogno di un’auto disegnata su misura. Quando lo sento in cuffia mi sembra di parlare con Michael Schumacher. Anche lui è tedesco, ma è molto italiano dentro… Da piccolo papà Norbert lo portava in Italia e poi passavano sempre da Maranello per respirare l’aria della Ferrari. Sono sicuro, per l’impegno che ci mettiamo tutti, che riuscirà a vincere con il Cavallino. Prima o poi sarà campione del mondo con la Ferrari». Già, Schumacher. La faccia di Mick Schumacher che esulta sul podio di Hockenheim è un tuffo al cuore, qualcosa di già visto, emozioni che si consumano ogni volta che il figlio di Michael sale sul podio e festeggia. Racconta Gerhard Berger: «Mick non solo gli assomiglia nei tratti del viso, ma ha anche la stessa postura e la stessa andatura, ma anche i suoi stessi avambracci!. In particolare nelle ultime settimane ha dimostrato di avere i geni da corsa di Michael. Se riuscirà a continuare su queste prestazioni, il suo cammino lo porterà dritto in Formula Uno». Nel frattempo domenica scorsa Schumi Junior ha messo le mani sul titolo continentale di Formula 3 con una impressionante parabola ascendente. E tutta in parabola ascendente, adesso, vuole essere la carriera di Antonio Giovinazzi che in questo numero di Autosprint in una lunga intervista esclusiva racconta come vuole affrontare il 2019 da titolare in F.1 con l’Alfa Romeo Sauber. «Per me l’approdo è un punto di partenza», ha spiegato il 24enne pugliese che riporterà la bandiera italiana sulla griglia di partenza di un Gp, dopo un’attesa lunga e difficile. Lunga e difficile è stata anche la conquista dell’undicesimo titolo in carriera da parte di Paolo Andreucci nel tricolore rally. Una stagione tormentata quella del pilota di Castelnuovo Garfagnana, passata anche attraverso un incidente durante un test che avrebbe potuto compromettere tutto. E invece nel momento decisivo, quando c’è stato da assestare il colpo del ko, s’è fatto trovare pronto per entrare nella leggenda.



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