Naspi, arriva la proroga di 2 mesi per Coronavirus: domanda all’Inps o in automatico?



Si è tanto parlato di proroga Naspi per altri due mesi, vista l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus, ma questa vale per tutti i percettori? A quando pare la proroga non coinvolge tutti i percettori di Naspi senza alcuna differenza ma soltanto una parte precisa. Questa pare sia stata annunciata da parecchio tempo, ma finalmente è stata confermata nel decreto Rilancio che è stato approvato dal governo alcuni giorni fa. La misura sembra essere già esecutiva ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Ciò che maggiormente tutti si chiedono è se il percettore della Naspi deve fare di nuovo domanda per percepire le due mensilità aggiuntive o se la proroga avviene in automatico. Alcuni dubbi anche su quali siano le categorie di disoccupati che possono accedere all’agevolazione. Facciamo alcuni chiarimenti.



Naspi, proroga di altri due mesi: come funziona?

Come abbiamo visto, la proroga non coinvolte tutti i percettori di Naspi senza alcuna differenza, ma soltanto una parte di loro.Sono numerosi coloro che nonostante il rispetto del requisito temporale non hanno più alcun diritto all’assegno, qualunque sia l’iter per poterlo ottenere. Innanzitutto diciamo subito che la Naspi altro non è che uno strumento di sostegno al reddito che ha preso il posto della precedente indennità di disoccupazione.

Due mesi in più di disoccupazione per via del Coronavirus

Per lo più viene erogata a lavoratori dipendenti, lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato, apprendisti, dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni che hanno perso l’occupazione per una ragione a loro involontaria. Secondo la nuova normativa, il sussidio di disoccupazione sarà prorogato di altri due mesi, nel caso in cui il periodo di fruizione termini fra il primo marzo ed il 30 aprile 2020 con decorrenza dalla data di scadenza originaria. Non dovrebbe esserci la necessità di fare domanda, ma la proroga dovrebbe avvenire in automatico.

Il Decreto rilancio ha così introdotto una serie di bonus e di indennità e per questo motivo si è creata tanta confusione. Ad ogni modo, non hanno diritto all‘estensione di due mesi della Naspi, coloro che percepiscono il bonus di 600 euro o che sono destinatari della cassa integrazione, sia che si tratti di quella ordinaria che straordinaria. La Naspi spetta soltanto in caso di disoccupazione involontaria con l’interessato che deve comunque produrre una dichiarazione che possa attestare la disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro. Il disoccupato deve avere maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione oltre a 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.

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