Piero Angela a 91 anni torna alla conduzione di Superquark



Nulla può fermare Piero Angela. Non ci è riuscita l’età – a dicembre il noto divulgatore compirà 92 anni – e non ci è riuscito il coronavirus. Malgrado la pandemia che ha sconvolto il mondo, il 15 luglio Angela torna su Rai- uno al timone di Superquark.



E ci resterà per tutta l’estate: ogni mercoledì, in prima serata, per sette settimane. «Quest’anno si festeggia una ricorrenza speciale, i quarantanni del programma», racconta Piero ricordando con orgoglio la storia del format, nato nel 1980 e andato in onda nel marzo 1981.

Quarant’anni sono tanti: qual è il ricordo più antico che ha del programma? «Mi viene in mente come è nato il titolo. Quello provvisorio era Diogene, poi divenne Quark grazie a una lotteria dove ognuno della squadra scrisse un bigliettino con quello che riteneva fosse il nome più adatto. Ebbe la meglio uno degli autori, Marco Visalberghi, con questa parola strana che, in fisica, è la particella più piccola all interno dell’atomo».
All’epoca il format andava in onda in seconda serata, dopo Dallas…

«Incredibile, vero? Ai tempi la seconda serata cominciava alle 21.30. È cambiato tutto dal ’94, quando si decise che la serata non poteva essere spezzettata in tanti segmenti. Allora il format, prendendo il nome di Superquark, diventò protagonista della serata».

Qual è stato il momento più difficile? «Senz’altro quest’ultima edizione, realizzata in piena emergenza coronavirus. Sia per gli autori sia per i tecnici, in giro nonostante tutto. Ma, alla fine, ce l’abbiamo fatta».
Che cosa vedremo in questa nuova edizione? ‘

«In apertura ci sarà una serie di documentari della Bbc molto importante. In Inghilterra ha raggiunto il 41 per cento di share. Si chiama Sette mondi, un pianeta: viene visitato un continente per ogni puntata, illustrando l’ambiente, gli animali e la natura. Partiremo dall’Antartide. E poi, nella seconda parte, abbiamo i nostri ospiti: tutti nomi importanti. Senza dimenticare uno spazio dedicato al coronavirus».

A proposito di coronavirus, lei crede che arriverà una seconda ondata? «La mia impressione è che i dati di mortalità e contagio ora siano buoni perché la maggior parte delle persone ha rispettato le regole, seguendo le indicazioni delle autorità. È quello che bisogna continuare a fare: non abbassare la guardia, perché il virus ‘ è sempre in agguato e dobbiamo tenere duro finché non arriva il famoso vaccino».

Come sarà la sua estate? «Fino a fine mese sono impegnato a realizzare Super- quark+, le pillole di scienza disponibili da settembre solo su RaiPlay. Dopo mi concederò un po’ di meritato riposo al mare assieme a mia moglie Margherita». A 91 anni non si ferma mai: come fa? «Che cosa vi devo dire? Per fortuna la macchinetta (il fisico, ndr) funziona ancora. E la testa anche…».



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