Ricerca di una cura contro il Coronavirus: l’uso del farmaco Invermite



Sono giorni particolari quelli che si stanno vivendo nel mondo per via della rapidità del contagio da Coronavirus che sta coinvolgendo tutto il mondo. Nel frattempo, ecco che la scienza non si ferma e la necessità è quella di trovare una cura o un vaccino che aiuti i medici a combattere il prima possibile il virus e salvare così quante più persone possibili, ecco di cosa si tratta.



Ricerca di una cura contro il Coronavirus

Come abbiamo avuto modo di raccontare nel corso della pubblicazione di un articolo precedente come la battaglia contro il Coronavirus si sta combattendo su diversi fronti, uno di questi quello medico e anche di ricerca al fine di trovare una cura che permetta di salvare quanto più vite possibile dopo la strage di persone che non hanno avuto la possibilità di salvarsi dopo il contagio.

La priorità adesso è quella di trovare una cura efficace per combattere il Codiv-19, in un momento in cui alcuni farmaci stanno dando dei riscontri positivi in corsia. Ecco quali sono tutte le novità che riguardano l’uso di un farmaco che potrebbe essere un punto di svolta.

Il farmaco Invermite contro il Coronavirus

Nel corso delle ultime ore è stata diffusa la notizia secondo cui il farmaco Invermite, ovvero l’antiparassitario o antielmintico con proprietà antivirali ivermectina, sta riuscendo ad ottenere dei risultati positivi per i pazienti al quale viene somministrato in questi giorni.

In un articolo pubblicato da Fanpage è possibile leggere anche il comunicato stampa dell’Università Monash scritto per conto della ricercatrice che sta seguendo gli effetti del farmaco: “Abbiamo scoperto che anche una singola dose potrebbe essenzialmente rimuovere tutto l’RNA virale in 48 ore, e che anche a 24 ore si è verificata una riduzione davvero significativa”.

“Capire se sarà efficace”

Nel momento in cui venissero confermati i risultati della ricerca verranno confermati si tratterebbe di una vera e propria svolta nell’utilizzo del farmaco. Non a caso, ecco che nell’articolo pubblicato da Fanpage è possibile leggere la seguente dichiarazione conclusiva: “L’ivermectina è ampiamente utilizzata e considerata un farmaco sicuro – ha sottolineato la dottoressa Wagstaff -, dobbiamo capire ora se il dosaggio a cui puoi usarlo negli esseri umani sarà efficace, questo è il prossimo passo”. Adesso resta solo attendere i riscontri positivi della somministrazione del farmaco come specificato dalla stessa dottoressa nell’articolo per la rivista scientifica specializzata Antiviral per lo studio: “The FDA-approved Drug Ivermectin inhibits the replication of SARS-CoV-2 in vitro”.



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