Riforma Pensione Quota 100: cumulo contributivo e requisiti, tutte le ultime notizie



Oggi vogliamo parlarvi della riforma pensioni relativa a quota 100 e nello specifico dei requisiti e del cumulo contributivo. Come abbiamo già più volte detto, quota 100 è quella misura pensionistica che ha fatto il suo ingresso con il decreto legge numero 4 del 2019 e che darebbe la possibilità ai lavoratori di poter andare in pensione anticipatamente una volta maturati due requisiti uno dal punto di vista anagrafico e l’altro contributivo.



Riforma Pensioni e Quota 100, come andare in pensione anticipatamente

Nello specifico, per poter accedere a quota 100 sarà determinante aver compiuto 62 anni di età e maturato 38 anni di contributi. La misura nasce con il governo Salvini Di Maio e subito sembra che abbia innescato delle polemiche non indifferenti da parte dell’opposizione, riscuotendo invece dei consensi piuttosto positivi nei lavoratori che hanno deciso di lasciare il mondo del lavoro anticipatamente dando a molti giovani la possibilità di poter finalmente fare il loro ingresso. Quota 100, ad ogni modo fa parte della riforma pensioni e sarà accessibile fino al 31 dicembre 2021. Con molta probabilità quota 100 non sarà poi prorogata. Come abbiamo visto, i requisiti per poter accedere a questo tipo di pensionamento sono anagrafici ma anche contributivo. Si parla di 38 anni di contributi versati di cui 35 anni utili.

Requisiti bloccati con cumulo contributivo ma non per tutti

Così come stabilisce la circolare INPS numero 11 del 2019 il requisito contributivo previsto è di 38 anni di contributi di cui 35 utili e Ciò significa che sono considerati nei contributi utili i contributi da riscatto, obbligatori e volontari mentre sono esclusi i contributi figurativi per disoccupazione e malattia. Ai fini del perfezionamento del requisito contributivo dei 38 anni richiesti per quota 100, vanno considerati nel calcolo dei 35 anni di contributi utili anche tutti i contributi da riscatto della laurea. Secondo quanto è emerso ancora dalla riforma pensioni quota 100, nei requisiti previsti dal decreto legge n 4/2019 è prevista anche la possibilità di poter accedere alla misura previdenziale con il cumulo contributivo gratuito per tutti quei lavorati che hanno avuto una vita lavorativa discontinua ed hanno versato i contributi in diverse casse previdenziali.

Ad esempio pare che inizialmente l’ente previdenziale Enasarco non prevedesse il cumulo con nessuna forma pensionistica. Però i tempi sono cambiati e anche del normative e sembra che in una recente interrogazione parlamentare presso la commissione del lavoro della Camera dei Deputati, sì sia dato ampio spazio anche alla possibilità dei contributi silenti versati da rappresentanti e agenti di commercio presso l’Enasarco. È stato chiesto sostanzialmente un intervento specifico per dare la possibilità del cumulo della contribuzione Enasarco con quella versata all’Inps, Quantomeno per gli iscritti per poter maturare il diritto  alla pensione.

 



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