Romina Power il suo tradimento ad Albano Carrisi, ecco con chi



Romina aveva confessato,  quasi in lacrime, il suo tradimento ad Albano. Oggi, a più di ventanni dall’accaduto, finalmente si viene a sapere con chi, dove e quando. E non mancano nemmeno le prove! Almeno a dar retta a Lorenzo Crespi, sarebbe successo nel 1996, sul set de II ritorno di Sandokan.



E Albano li avrebbe proprio beccati in flagrante, durante una visita a sorpresa. «Sono ancora tormentata dal rimorso per l’infedeltà. Mio marito venne a saperlo nel peggiore dei modi» ha ammesso Romina qualche anno dopo la loro separazione, senza entrare nel dettaglio della faccenda. A svelare i particolari, tuttavia, ci ha pensato il diretto interessato, Lorenzo Crespi, che con una serie di messaggi tra il delirante e il minaccioso rivolti al Carrisi ha riportato a galla quel flirt di più di due decenni fa, allegando al pacchetto due scatti compromettenti: lui e Romina in versione piccioncini, proprio dietro alle quinte di quel set.

Una prova inconfutabile! Le foto sono state rimosse dal profilo di Crespi alla velocità della luce e sulla sua bacheca non è rimasto nient’altro che quello sproloquio indirizzato, con grande ostilità, al povero Albano: «1996: i giornali mi offrono 30.000 euro a foto e ne ho decine, non voglio nulla – scrive Lorenzo – Voglio solo la verità, fui l’unico a riportare su quel bellissimo viso gioia e sorrisi. Qualcuno vi mente da anni, da tanti anni. Iniziamo da qui».

Un messaggio enigmatico, che inizia come una sorta di delirio confuso e prosegue come una minaccia dai toni abbastanza chiari. «È inutile che mi fai chiamare dai tuoi amici giornalisti, fai l’uomo, chiedi scusa pubblicamente alla mia famiglia per quelle telefonate che hai fatto tempo fa. Di me non mi importa nulla, ma chiedi scusa a mia madre e io mi dimentico tutto» conclude l’attore messinese che, dopo anni di silenzio, ha deciso di mettere le cose in chiaro.

Gli scatti sono spariti dal profilo di Crespi, ma non ci sarebbero dubbi: risalgono al 1996, quando lui era un aitante 25enne all’apice della carriera e Romina una bellissima donna, di 20 anni più grande, probabilmente ammaliata dal fascino del toy boy. Si trovavano sul set de II ritorno di Sandokan. Erano la regina Surama e André De Gemerà. Nella serie tv non cera un feeling particolare tra di loro: anzi, a tener banco era piuttosto l’innamoramento della bellissima Randi Ingerman, nei panni di Yamira, per Lorenzo Crespi e quello di Kabir Bedi, nei panni di Sandokan, per la Power.

Ma nella vita reale fu tutta un’altra storia: era il cuore di Romina a battere per lui. E ci sono voluti 24 anni per scoprire la verità. Alla buonora! Certo Lorenzo Crespi non è nuovo a colpi di scena teatrali: l’abbiamo visto inveire contro Barbara D’urso per averlo «ingannato » in nome dello share; poi contro Maria De Filippi e Karina Cascella; poi contro la presunta «gente malvagia della Rai». Eppure, a quanto pare, in questa storia c’è del vero. Perché le parole dell’attore, in qualche modo, vanno a completare quella confessione di Romina, in lacrime, sul suo tradimento ad Albano.

Una prova d’infedeltà che non passò impunita e che “il Tiranno” – così viene definito da Lorenzo Crespi – avrebbe fatto pagare cara addirittura alla sua famiglia! «Questa la tengo io – prosegue ancora l’attore, parlando di un’audiocassetta da lui gelosamente conservata – dura 45 minuti. Zoo di Misere (ormai è un cd), non dovevi minacciare me e la mia famiglia 23 anni fa al telefono di fronte a mia madre… confessa… confessa… ti do ancora un po’ di tempo…

Tiranno». Insomma, una vera e propria guerra alla quale Crespi, per il momento, sta partecipando da solo. Eppure la versione dell’attore 49enne, in fin dei conti, non sembra nemmeno così delirante e sta alzando, dopo ventanni, il sipario sul tanto chiacchierato tradimento di Romina. In ogni caso la storia è piuttosto singolare: per la prima volta da ventanni a questa parte il “triangolo di Cellino San Marco” non vede Albano come oggetto della contesa, bensì Romina. E guardate un po’ come tirava fuori gli artigli il Carrisi quando veniva messo, da parte! Altro che “Ugola d’oro”… Q’qpllo era il “Leone di Cellino”!



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