Salvo Sottile, ecco a cosa on ha mai rinunciato: “Mi sono dovuto attrezzare”



Salvo Sottile in questi anni si è fatto spazio nel mondo del giornalismo televisivo anche grazie all’impegno messo nel racconto dei casi di cronaca nera, per i quali è sempre stato esposto in prima linea. Adesso lo troviamo al timone di Mi manda Rai 3 e le cose potrebbero cambiare a breve. A cosa non ha mai rinunciato il giornalista?



Salvo Sottile, ecco a cosa on ha mai rinunciato

La quarantena, come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, ha sempre messo a dura prova ognuno di noi in ogni istante. Senza nessuna distinzione, ogni persona nel mondo, si è sentita privata della propria libertà senza la possibilità di vivere nel modo che avevano sempre conosciuti. Barricati in casa da un giorno all’altro con la costante paura del contagio di un virus che ha fatto i suoi morti senza nessuna possibilità per loro di salvezza.

A soffrire parecchio sono stati anche gli amanti dello sport che hanno visto negata la possibilità di fare sport all’aperto e che hanno dovuto adattarsi come hanno potuto. A raccontare nel dettaglio questa cosa è stato anche Salvo Sottile che a DiPiù ha dichiarato: “Durante la quarantena mi sono attrezzato e non ho mai rinunciato a fare movimento”.

Palestre di vita per Salvo Sottile

A ogni modo, la quarantena è stata usata in modo proficuo anche per molti vip e personaggi del mondo dello spettacolo in generale che hanno avuto modo di ideare nuovi format televisivi, i quali potrebbero essere messi già alla prova dalla stagione estiva dei palinsesti delle varie produzioni.

La quarantena è stata molto produttiva anche per Salvo Sottile che si è messo all’opera per il nuovo forma Palestre di vita, il quale ha lo scopo di raccontare un altro aspetto del lock down e che riguarda tutti coloro che per certi versi sono stati negati della passione per lo sport, dovendosi riadattare.

“Restrizioni alle quali siamo stati sottoposti”

Salvo Sottile, dunque, è pronto a tornare in pre-serata con un programma totalmente nuovo e che ha lo scopo di raccontare come sono cambiate le abitudini di chi ama fare sport.

Non a caso, in una lunga e dettagliata intervista al Corriere della Sera ha dichiarato: “Ci siamo dovuti riadattare e così il racconto dei protagonisti avviene a distanza, attraverso le nuove tecnologie: ho intervistato i protagonisti in videochat per raccontare come lo sport può diventare una sorta di certificato di esistenza in vita rispetto alle restrizioni alle quali siamo stati sottoposti- afferma Salvo Sottile-. C’è chi sognava di diventare uno sportivo e ha fallito; chi era solo e in palestra ha trovato amici; chi aveva problemi con la giustizia e ha ritrovato la strada; chi lottava con il suo peso e ha ricostruito il fisico; si parla di disabilità e autismo; si raccontano ragazzi difficili e infermieri coraggiosi”.



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