Savona, nonno si getta dalla finestra e si suicida “Non vedo mio nipote, non ha più senso vivere”



Una vera tragedia quella che si è consumata a Savona, dove un nonno si è suicidato e si è buttato dalla finestra suicidandosi. Nel biglietto l’uomo avrebbe scritto “Non riesco a vedere il mio nipotino. Non ha più senso vivere così”. Così l’uomo si è suicidato e si è gettato dalla finestra. Una storia davvero molto triste quella che vi stiamo per raccontare che arriva direttamente da Savona, dove un nonno non è riuscito a sopportare la lontananza dal suo nipotino e dopo oltre un mese di isolamento forzato per via dell’emergenza da Coronavirus si è suicidato, gettandosi dalla finestra di casa sua nella cittadina ligure. Questa tragedia è avvenuta nei giorni scorsi ed è stata raccontata dal quotidiano II Secolo XIX. Sembra che prima di compiere questo gesto in piena quarantena avesse scritto un biglietto per spiegare le motivazioni che lo hanno portato a compiere questo gesto.



Nonno suicida a Savona, non regge la lontananza dal nipotino e si getta dalla finestra

Nel biglietto che l’uomo ha scritto ed ha lasciato a tutti i suoi cari si legge “Non riesco a vedere il mio nipotino. Non ha più senso vivere così”. Così senza pensarci su due volte, ha aperto la finestra e si è lanciato sotto. Un vero dramma quello vissuto dal nonno, come tanti altri nonni e anziani che sono costretti a vivere da soli questa difficile e lunga quarantena per evitare il rischio di contagio. Questo non è l’unico caso che purtroppo si è registrato a Savona. Secondo il giornale in questo ultimo periodo si sarebbero registrati parecchi suicidi.

Escalation di suicidi in questa quarantena

Come abbiamo già anticipato, sembra che in questo periodo di quarantena siano stati tanti i casi di suicidio registrati in quest’ultimo periodo. Sarebbe il caso di non lasciare da soli gli anziani, di cercare in qualche modo di renderli partecipi e di farli sentire meno soli.

Non bisogna sentirsi soli, è una fase passeggera, che verrà superata. Può accadere di sentirsi demoralizzati in questa situazione. Gli anziani non possono vedere figli e nipoti, ma torneranno a farlo. I centri di salute mentale sono sempre aperti e se la situazione è grave, gli operatori possono anche andare a casa. La disperazione del momento può essere affrontata con un supporto telefonico e anche per un breve periodo, atto a spezzare la situazione depressiva. È importante che le persone sappiano che può accadere di sentirsi demoralizzati in una situazione del genere. Ma è altrettanto importante cercare un aiuto, perché è superabile. La depressione è caratterizzata proprio dal fatto che la persona vede il tempo che si ferma senza più riuscire a guardare avanti. L’aiuto in questo caso rimette in moto il tempo e ristabilisce il giusto ordine delle cose”. E’ questo quanto dichiarato da Carlo Vittorio Valenti, il direttore del Dipartimento di salute mentale e dipendenze dell’Asl 2 di Savona.



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