Valerio Scanu, il dramma del padre: intubato per il covid



Questo articolo in breve

Valerio Scanu parla per la prima volta a «Storie italiane» del dramma che sta vivendo: suo padre, che ha 64 anni, è ricoverato in terapia intensiva per il Covid. “E’ andato in ospedale con le sue gambe, dopo il tampone era positivo. Aveva il casco per respirare. Avevamo notizia tramite mia madre”, dice Valerio.



“Appena dopo i primi sintomi, una prima febbriciattola, mia madre lo ha isolato in una casetta sotto la nostra. Non respirava bene e aveva già l’ossigeno nel giorno del tampone. Lo hanno traferito in ospedale”, racconta Scanu. Poi prosegue con un filo di voce. “Sono 11 giorni che è intubato. Molte notizie erano frammentarie: loro sono in Sardegna, io a Roma. Adesso abbiamo tutte le informazioni, ma le sue situazioni migliorano e peggiorano da un momento all’altro”, dice nell’intervista con Eleonora Daniele. “Una dottoressa mi ha raccontato che prima di portarlo in terapia intensiva parlava, parlava. Lui è molto altruista. Ha 64 anni”: Valerio si commuove. A Storie italiane continua quella catena di solidarietà.

Valerio artista dalle mille sfaccettature, dal 2012 ogni anno ha portato sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma un grande concerto-evento nel mese di dicembre. A seguito delle misure adottate per l’emergenza che il Paese sta traversando l’artista comunque pensato il Natale 2020 ad progetto molto speciale – l’album e il film che ne racconta il viaggio – con la collaborazione straordinaria di due grandi personaggi del mondo dello spettacolo.

Canto di Natale, non è solo un disco dunque, è una storia raccontata attraverso un lungometraggio, tra incanto e magia, che ci porta nelle atmosfere natalizie. Un musical che vede la collaborazione di Remo Girone e di Massimo Lopez come voce narrante. Il disco e il dvd raccolgono alcune delle più belle canzoni natalizie di fama internazionale, reinterpretate in una versione originale e raffinata, a cui aggiunge il singolo inedito L’aria del Natale, che s’impreziosisce della partecipazione del coro di voci bianche del Laboratorio Musicale di Badesi.

«E sarà Natale, con tutti i suoi colori», questa è la promessa che in questo complesso 2020 Valerio Scanu fa ad ogni persona che desidera ritrovare il proprio Natale! Canto di Natale, da cui sono estratti un lungometraggio cinematografico e un album musicale, è un concept che va ben oltre il classico disco di cover natalizie.

«Il mio desiderio – racconta l’artista – era quello di dare a questo lavoro un significato, un’essenza da poter raccogliere per riflettere su valori di cui il mondo ora più che mai ha molto bisogno. Per realizzare tutto questo ho chiesto la collaborazione del mio amico Giorgio Onorato Aquilani e del suo Regno di Babbo Natale: ad oggi, per me, le massime autorità del settore ».

L’intero progetto è stato concepito come un percorso a tappe, in cui il personaggio principale (Valerio Scanu) è un ragazzo che, stufo dei folli ritmi che la vita impone, decide di scappare e si ritrova, come per magia, all’interno del Regno di Babbo Natale, dove Lo Spirito del Natale (Remo Girone) lo guida, donando preziosi spunti di riflessione e messaggi di saggezza.

Incuriosito da un’Elfetta Ballerina – un pò come Alice con il Bianconiglio – il protagonista s’incammina sulla strada che lo porterà a tu per tu con la sua coscienza che, vestita da Schiaccianoci, si esibisce ad ogni tappa, nelle più belle canzoni di Natale da Silent Night, White Christmas a Jingle Bells e brani ricercati come Winter Wondedand, Sleigh Ride, l’11 Be Home For Christmas.

Insomma, il tentativo di Scanu è quello di mettere insieme un progetto natalizio pop semplice ed emozionante con un necessario lieto fine: canto di Natale di Charles Dickens. E l’artista ci tiene a sottolineare come sia «tutto molto minimale in queste 12 canzoni: pulito, senza esagerazioni. Fino ad arrivare al finale, dove c’è la luce alla fine di tutto, e dove canto l’unico brano inedito, L’aria del Natale.

Abbiamo voluto dare un impronta quanto più sobria possibile, anche agli arrangiamenti delle canzoni, che in molti casi vanno rispettate». Scanu ha interpretato i classici natalizi antichi e moderni con la giusta dose di equilibro, senza mai strafare: «Lo faccio in generale, anche a mio discapito. Piuttosto che fare l’ottava alta mi contengo, vengo dal piano bar e da piccolo strafacevo in maniera esagerata. Invece oggi penso che sia meglio fare un po’ di meno piuttosto che eccedere».



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