Alessandro Cattelan chi è? Età, moglie, figli, vita privata e curiosità



Alessandro Cattelan è il “volto nuovo” di RaiUno che ha deciso di ringiovanirsi puntando proprio sull’ex conduttore di “X Factor” e questo a prescindere dai risultati dello show “Da Grande” andato in onda nelle scorse settimane di cui è stato presentatore e protagonista. Risultati non entusiasmanti, anzi, da bocciatura: il direttore di Rai 1 aveva posto un 16% di share di ascolti come obiettivo e Rai Pubblicità aveva stimato “Da Grande”, quando era previsto al sabato sera, con uno share più alto rispetto a “Tale e Quale Show”, “Ballando con le Stelle”, “The Voice Senior” ecc.



E invece la prima puntata ha ottenuto 2.376.000 telespettatori (12.67% di share) e la seconda anche meno con 2.196.000 telespettatori e il 12% di share. Insomma, la “nuova Rai 1” non è piaciuta al pubblico di Rai 1, abituato a show più tradizionali. Subito sono partite le critiche che si sono concentrate soprattutto su Cattelan, da Fabrizio Corona («Quelli come Cattelan devono fare spettacoli all’oratorio») a Mara Maionchi («Non so se fosse pronto per una prima serata su Rai 1») fino allo scrittore e magistrato Gianrico Carofiglio («Lo show di Cattelan su Rai 1 è un disastro.

Capita, forse qualcuno ne renderà conto forse no. Ma è interessante quello che (pare) ha detto il conduttore: ‘rifarei tutto così’. La frase è la sintesi del modo meno intelligente (eufemismo) di affrontare l’errore e il fallimento»).

La critica tv invece lo ha stroncato ma non tanto per lo show, quanto per la rete: Cattelan ha fatto uno show “alla Cattelan” e uno show “alla Cattelan” è quanto di più lontano da Rai 1. Tradotto, per avere successo, Cattelan avrebbe dovuto snaturarsi e fare uno show alla Amadeus o alla Carlo Conti, che non significa peggiore, ma semplicemente più adatto a ciò a cui è abituato il pubblico di Rai 1. Una critica all’idea stessa di cambiamento, quindi, e per questo lo stesso conduttore tv è rimasto basito: «Potevo fare qualcosa diversamente, altre cose sono il mio modo di intendere la tv e credo che l’errore sarebbe stato cambiarle. Sono stato me stesso», ha spiegato a “Repubblica”, ed ha ragione.

La Rai gli ha chiesto di organizzare uno show nel suo stile e lo ha lasciato libero, se avessero voluto fare qualcosa di più tradizionale allora avrebbero dovuto chiamare qualcun altro. Oppure cambiargli fascia: «Mi sento uno da seconda serata», aveva detto al Corriere della Sera” prima dello show. Insomma, il risultato è pesante, ma come ha reagito Cattelan? Raccontando, nel finale della seconda puntata, cosa ha detto a sua figlia Olivia quando un compagno le fa le pernacchie mentre lei balla per le prove della recita di classe: «Le ho detto “No, Olivia! Non ti devi far sconfiggere dalle pernacchie! Devi andare! Devi insistere!

Non farti fermare dalle pernacchie!”. Per convincerla, ho cercato nel pozzo della mia vita e le ho detto: “Olivia, a me è una settimana che mi fanno le pernacchie. Capita, ti sono sembrato meno papà del solito perché la gente mi fa le pernacchie? Ecco, per me sei sempre Olivia, anche se il tuo compagno ti fa le pernacchie. Non ti far fermare dalle pernacchie, perché fanno tanto rumore, ma sono aria, non ti fanno niente. E soprattutto le pernacchie non devono mai farti smettere di fare quello che ami fare: ti piace ballare? E allora balla, cazzo! Fregatene, balla! Divertiti! Non importa quello che dice la gente…”».

Per poi chiudere: «Riuscire a fregarsene della gente non è sempre facile poi dipende dai caratteri: io tendenzialmente riesco a farmi scivolare le cose abbastanza addosso, però a volte è difficile. Questa settimana sono stato accusato di essere arrivato su Rai 1 troppo Cattelan: mi avete fatto il più bel complimento della mia vita». Per la verità, lo stesso Cattelan (che presto vedremo anche su Netflix con il programma “Una Semplice Domanda”) si è approcciato allo show con molta tensione: «Mi vantavo molto di essere antiproiettile, inscalfibile, ma ho passato un’estate brutta: avevo l’ansia, facevo fatica a respirare, dormivo male».

Di sicuro al conduttore originario di Tortona, Alessandria, sposato con la modella svizzera Ludovica Sauer e padre di due figlie Nina e Olivia, la gavetta non è mancata. Nel 2004 ha debuttato come conduttore dell’emittente musicale “Viva” per poi passare a MTV, quindi nel 2011 ha sostituito Francesco Facchinetti al timone di “X Factor” riscuotendo un grande successo e facendosi conoscere al grande pubblico. Da lì è arrivata la conferma con “Epcc (E poi c’è Cattelan)” in onda su Sky dal 2014 al 2020. Ora il passaggio su Rai 1 e a Netflix per una nuova fase della sua vita. I fallimenti ci possono stare, si impara e si migliora grazie ai fallimenti, e la gavetta lo aiuterà a trovare la sua strada.

IL FATTORE “ETÀ”

Una delle critiche mosse a Cattelan è stata: è troppo giovane per il pubblico di Rai 1. Probabilmente la critica si riferisce al tipo di varietà e non tanto all’età anagrafica perché Cattelan non è più tanto giovane, ha 41 anni. Alla sua età, Carlo Conti aveva già condotto tanti show, da “Cocco di mamma” a “In bocca al lupo”, da “Domenica In” a “I raccomandati” e altri. Alla sua età Amadeus, dopo anni a Italia 1, aveva già condotto in Rai show come “Domenica In”, “Quiz show”, “L’eredità” e tanto altro. Paolo Bonolis a 41 anni era già una super star della tv conteso da Mediaset e Rai dove aveva condotto show di successo fra cui “I Cervelloni” (l’esordio su Rai 1 a 33 anni), “Beato fra le donne”, “Luna park” ecc.

Il compianto Fabrizio Frizzi a 41 anni aveva già condotto fior di show come “Scommettiamo che” (in coppia con Milly Carlucci che all’epoca ne aveva 40), “Miss Italia”, “I fatti vostri”, “Luna Park”, “Domenica In” ecc. Flavio Insinna nasce attore eppure 41 anni è l’età in cui arriva ad “Affari Tuoi” (stessa età anche per Max Giusti). Michelle Hunziker è quasi solo Mediaset, ma a 41 anni aveva già condotto due festival di Sanremo su Rai 1.

Poi ci sono gli showman: Giorgio Panariello aveva 40 anni nella prima edizione di “Torno sabato” e Fiorello ne aveva 41 ai tempi di “Stasera pago io…”. Tornando indietro, Pippo Baudo aveva 41 anni nel 1977 e già era una star di quello che era Programma Nazionale (il canale poi diventato Rai 1). Potremmo andare avanti per molto, ma è chiaro che il problema non è di certo l’età anagrafica.



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