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Battere l’Empoli per qualificarsi ai quarti di finale di Coppa Italia e solo dopo tuffarsi nuovamente su campionato e Supercoppa. Oltre ogni distrazione, assenze e alibi, Gattuso ha chiesto la massima attenzione in vista della gara contro i toscani, primi in Serie B. Concentrazione massima, soprattutto ora che gli infortuni aumentano.

A dare forfait stavolta è stato Manolas, uscito dopo un quarto d’ora nel match contro l’Udinese per un problema fisico. «Kostas Manolas si è sottoposto ad esami strumentali che hanno evidenziato una distrazione di primo grado del muscolo otturatore esterno destro», non è una buona notizia per Gattuso che dovrà fare a meno del greco proprio ora che gli impegni diventano ravvicinati e decisivi. La condizione fisica di Manolas sarà valutata giorno dopo giorno (ieri si è sottoposto a terapie e ha effettuato allenamento in palestra), ma è forte il rischio che possa saltare l’attesissima sfida con la Juventus di mercoledì a Reggio Emilia per la finale di Supercoppa italiana: difficilmente sarà recuperato in meno di una settimana.

Un sospiro di sollievo, però, Gattuso può tirarlo perché Koulibaly dopo l’infortunio muscolare subito con la Lazio è tornato ad allenarsi in gruppo ed è disponibile per la gara di oggi. Ringhio sembra intenzionato ad utilizzarlo dal primo minuto. A proposito di calciatori che tanto sono mancati al Napoli, sta meglio Dries Mertens. E’ stato convocato solo simbolicamente con l’Udinese, mentre oggi partirà dalla panchina per poi mettere piede in campo, anche solo per pochi minuti, dopo quasi un mese dalla distorsione alla caviglia. Ci vorrà ancora un po’ di tempo invece, per rivedere Osimhen. E’ fermo dal 13 novembre per la lussazione alla spalla sofferta in Nazionale, poi la situazione si è resa più complessa a causa del Covid che ne ha frenato il percorso di rientro in gruppo. Il nigeriano è risultato positivo a Capodanno, il tampone a cui si è sottoposto lunedì è risultato ancora positivo, anche se con carica virale bassa, dunque toccherà attendere quello di venerdì per sperare nella negativizzazione. Ma il problema più serio è l’infiammazione al nervo del braccio destro, in via di lenta guarigione.

Quella di oggi sarà la 14esima partita senza il centravanti africano, allo stadio Maradona di Napoli andrà in scena l’ottavo in gara secca contro l’Empoli. Gattuso dovrà fare turnover: non ci sarà Mario Rui perchè squalificato ed al suo posto dovrebbe essere schierato Ghoulam, con Di Lorenzo dalla parte opposta (non ci sarà domenica in campionato) e la coppia di centrali Rrahmani-Koulibaly. L’attacco sarà composto da Politano, Elmas e Lozano (Insigne dovrebbe riposare), con Petagna punta centrale, ma non è escluso che ci sia Llorente dal primo minuto. A centrocampo dovrebbero trovare spazio Lobotka e Demme.

La voglia di giocare un brutto scherzo al Napoli, ma anche di confrontarsi con una delle realtà più solide del calcio italiano per capire a che punto è il suo Empoli. Per mister Dionisi sarà la prima volta al Diego Armando Maradona, per gli azzurri un’occasione per affilare i coltelli in vista del big match di domenica contro la Salernitana.
Il presidente Corsi, nei giorni scorsi, è stato chiaro: «I nostri giovani non vedono l’ora di affrontare il Napoli, sarà una bella vetrina ma la priorità resta il campionato». Come dargli torto. L’Empoli è in testa alla classifica di B e sente la possibilità di centrare il grande salto, occasione fallita lo scorso anno ma tornata prepotentemente alla portata grazie al lavoro di Alessio Dionisi da Abbadia San Salvatore, paesino alle pendici del monte Amiata, tra Toscana, Lazio e Umbria. «Sono tutte prime volte per me e lo sarà anche a Napoli, ma non mi soffermo molto su questo. Siamo stati bravi a guadagnarci questa possibilità e andiamo convinti di quello che siamo. Se siamo a Napoli è merito dei ragazzi e l’obiettivo è quello di confermarci, anche se il risultato per qualcuno potrà sembrare scontato».

L’Empoli a Napoli ha vinto soltanto una volta, stagione 2007/08, con una tripletta di Nicola Pozzi. Allora era campionato, questa è Coppa Italia e la formazione, manco a dirlo, sarà piuttosto diversa da quella che siamo abituati a vedere di solito. «La linea è sempre la stessa, abbiamo sempre affrontato la Coppa Italia dando spazio a chi ne aveva trovato meno. Dall’altra parte avremo un avversario fortissimo, ma mi aspetto comunque una bella prestazione. Dobbiamo riconoscerci come squadra superando le difficoltà che troveremo, non ho dubbi sul tipo di risposta che mi daranno i ragazzi».

All’orizzonte il confronto di campionato con la Salernitana, gara difficile perchè mette di fronte l’attuale capolista, cioè l’Empoli, con la squadra che fino a poche settimane fa condivideva proprio con gli azzurri questo primato. In ogni caso la gara di oggi a Napoli non è una seccatura per Dionisi: «Non è assolutamente cosi, anzi. Inizialmente, quando ci hanno messo in calendario questa partita, la vedevo in questa maniera, ma adesso penso che sia un bene. Sappiamo che sarà una gara quasi impossibile, ma noi ci attacchiamo proprio a quel quasi. Anche sul piano fisico la squadra sta bene: questa gara ci aiuterà a riprendere il ritmo dopo la pausa».



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