Kabir Bedi: il dramma del noto attore “Mio figlio Siddharth si è tolto la vita perché era schizofrenico”



Kabir Bedi è un noto attore indiano naturalizzato italiano, il quale ha preso parte davvero a tantissimi film, ma anche pubblicità ed è stato uno degli attori più famosi non soltanto nel nostro paese ma in tutta Europa. In Italia deve sicuramente la sua fama al ruolo di Sandokan che ha interpretato nell’omonimo sceneggiato televisivo che è andato in onda intorno alla fine degli anni 70. È stato comunque anche interprete di diversi fotoromanzi per la rivista Grand Hotel ed ha vinto diversi premi e riconoscimenti per pubblicità film e tanto altro.



Kabir Bedi, la vita privata dell’attore

Di lui sappiamo ancora che ha avuto una vita privata piuttosto variegata, visto che ha alle spalle ben quattro matrimoni ed ha avuto queste relazioni dei figli. Purtroppo però nella sua vita c’è stata anche tanta sofferenza visto che il noto attore ha perso un figlio. Si chiamava Siddharth ed aveva 25 anni quando nel 1997 è morto suicida. Quest’ultimo era nato dal matrimonio con Protima Bedi, dotato di un’intelligenza geniale e laureato in informatica. Il giovane si sarebbe tolto la vita perché pare fosse gravemente malato di schizofrenia ed era anche caduto in un brutto circolo Ovvero la depressione.

Il dramma del figlio Siddharth

A raccontare ciò è stato proprio il noto attore indiano nel corso di una intervista rilasciata in un noto programma di Rai 1. “Mio figlio Siddharth si è tolto la vita perché era schizofrenico. Questa è una malattia terribile perché ha effetti su persone giovani, geniali. Nessuno sa quali sono le cause, non esistono le cure. All’epoca le medicine per tenerla sotto controllo non funzionavano molto bene. Lui sentiva che nulla aveva più significato, non sentiva più il sapore del cibo. Quello che vedeva in televisione o che leggeva sui libri non aveva più senso. In un momento di lucidità, mi ha detto che voleva togliersi la vita”. Queste le parole dichiarate da Kabir, il quale ha confessato di aver fatto davvero di tutto per impedire che il figlo arrivasse a compiere questo gesto.

Il dolore di Kabir

Non c’è dolore più grande per un genitore che perdere un figlio. Il momento più bello che ricordo è quando si è laureato, era il numero uno al mondo. Quel giorno era molto felice, dopo qualche mese è cambiato. Prima abbiamo pensato alla depressione, poi ci siamo resi conto che era schizofrenia. Non soffrono solo le persone malate, anche le loro famiglie soffrono molto. Durante quegli episodi non era mio figlio, era un’altra persona”. Questo ancora quanto dichiarato dall’attore nel corso di una toccante intervista. L’attore ha aggiunto che prima aveva 3 figli ma che adesso gliene rimangono solo 2.



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