Ludovico Tersigni prima volta da conduttore e lascia tutti a bocca aperta



Il claim della nuova stagione di “X Factor Italia”, ovvero “Come As You Are”, la dice già lunga sulla libertà di concetti e di contenuti del programma musicale che questa volta vede al timone Ludovico Tersigni, nome forse sconosciuto finora al grande pubblico ma amato moltissimo dal pubblico più giovane, che ora si ritrova a fare da mattatore in un talent show dove per la prima volta la parola “fluido” sarà al centro della situazione.



Sì perché “X Factor Italia” non è solo uno show musicale, ma è più una finestra sul mondo di oggi, le nuove tendenze, ci mostra dove sta andando la società e quest’anno ha appoggiato in pieno questo nuovo modo di essere.

Una società liquida dove conta l’anima delle persone e non il loro genere sessuale o altro. Nello show non si viene più identificati per sesso, per età, per il modo in cui ci si propone, da solista o in gruppo, ma per ciò che si esprime attraverso la musica.

Tutto ciò che conta è il talento e la bravura nel fare musica di chi si presenta all’interno della trasmissione. “Nessuna etichetta, nessuna paura, nessuna categoria”, questo è il motto principale del talent show di Sky. È una edizione di rottura con le precedenti, a partire dalla conduzione affidata a Ludovico Tersigni, che si avvicenda dopo l’abbandono di Alessandro Cattelan passato su Rai 1.

Per Tersigni è la prima volta come conduttore tv, lui nasce attore: è stato nel cast de “L’Estate Addosso” di Gabriele Muccino, in quello della fiction Rai “Tutto può Succedere” e in quella della serie “Summertime” di Netflix. È anche un appassionato di musica. Bassista e chitarrista, Tersigni suona in una band della quale non svela il nome, ma ammette tranquillamente di essere un patito di elettronica, rock, musica cantautoriale e jazz.

E se “X Factor” in Gran Bretagna dopo 15 stagioni sembra vicino alla chiusura, in Italia invece lo spettacolo sta suscitando ancora più entusiasmo e curiosità forse proprio grazie al musicista/attore Tersigni che si affianca alla giuria tradizionale composta da Emma, Hell Raton, Manuel Agnelli e Mika. Il riscontro degli aspiranti concorrenti come al solito è stato positivo e ai casting della scorsa estate si sono avvicendati migliaia e migliaia di artisti alla ricerca della loro grande occasione. «Questi primi giorni di auditions sono stati davvero un’altalena di emozioni; entusiasmo, paura, eccitazione.

Tutto bellissimo, quasi quasi ricomincerei da capo», ha detto a “Gente” il presentatore. Tersigni si presenta come un tipo semplice, senza troppi fronzoli: «Sono un ragazzo di 26 anni, appassionato di musica, cinema e teatro, che legge, ascolta, vive nel mondo e si informa per quanto possibile. – ha detto a “TV Sorrisi e Canzoni”. Di certo l’aver sostituito Cattelan in un talent così seguito a Ludovico un po’ di ansia l’ha messa, eccome: «Se non fossi un po’ preoccupato, sarei a metà tra un folle e un kamikaze. – ha ammesso al “Corriere della Sera” – Per me è una prima volta, mi sto preparando al meglio ma so che ci saranno degli errori».

Contentissimo del suo impegno in televisione anche lo zio di Tersigni, il noto Diego Bianchi soprannominato “Zoro” (il mattatore di “Propaganda Live”) con il quale Ludovico ha esordito nel film “Arance & Martello”: «Diego è contentissimo, mi ha detto che voleva farlo lui “X Factor”…». La cosa più sorprendente, però, è che Ludovico, nonostante la giovane età, non sia affatto legato ai social, anzi, non sia proprio presente nel mondo virtuale di internet.

Quindi è inutile cercarlo su Instagram o su Facebook perché non lo trovereste e lui è contento così: «Sto benissimo. Ho fatto delle prove, ma ci cadevo dentro, i social sono dei buchi neri, non riesco a gestirli, finisce che ci passo troppo tempo, diventano un’assuefazione, cerchi sempre una nuova cosa, la foto più figa di quella che hai appena visto. Non ce la faccio, sono uno soltanto e lì ci sono troppe cose da seguire.

Per chi lavora con l’immagine c’è anche il rischio di un’inflazione, ti fa perdere credibilità, ti dà in pasto a un pubblico che non ti conosce ». In compenso, il nipote di Zoro si interessa del sociale e di politica proprio come lo zio, e anche in questi campi ha le idee chiare: «I tempi sono cambiati, non ha senso parlare di destra e sinistra, bisogna portare avanti degli ideali, non una bandiera. È bello vedere i giovani che fanno politica, i ragazzi di oggi in tema di sessualità, omofobia, transfobia, sono coraggiosi, vanno contro una generazione precedente che si è tappata le orecchie e ha fatto finta di niente. La massa va svegliata, se apro la finestra sento soffiare venti di rivoluzione ed evoluzione».



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