Pensioni 2021 novità: Quota 92 e pensione attiva con tanto di premio finale



Pensioni novità 2021, si parla di Quota 102 e di altre misure pensionistiche. Ma in cosa consiste? Quota 102 sarebbe un errore secondo Nannincini il quale opta per lo più per un’uscita graduale e misure forti. Arriverà a giugno l’intesa per la riforma delle pensioni, è questo quanto dichiarato dal Ministro Catalfo. Sembra che una volta diffuse queste notizie, si sia iniziato a parlare di questo argomento che in qualche modo, vuoi per la pandemia da Coronavirus vuoi per altre problematiche, era passato in secondo piano. Stiamo ovviamente parlano della riforma pensioni e nello specifico di Quota 102. Si tratta di una misura che permette di superare la legge Fornero e che dovrebbe sostituire Quota 100.



Pensioni novità 2021, si parla di Quota 102 e altre misure

Ma davvero Quota 102 potrebbe essere la misura giusta per poter sostituire Quota 100? A parlare nelle scorse ore è stato Tommaso Nannincini, senatore Dem e promotore, il quale già precedentemente pare avesse avanzato delle proposte molto interessanti in termini di riforma pensioni. Ad ogni modo, quest’ultimo pare abbia parlato di Quota 92. Una cosa è certa, ovvero che bisogna a tutti i costi evitare lo scalone post Quota 100 e questo di fatto induce il governo ad intervenire obbligatoriamente. Per Nannini, il sistema ad oggi presenta una doppia iniquità tra generazioni ma anche nelle stesse generazioni. I giovani sicuramente, in questo modo, si troveranno a pagare il costo della spesa fatta oggi per gli anziani. Questa situazione, secondo Nannini, non farà altro che aumentare le discriminazioni tra giovani, precari, disoccupati e lavoratori gravosi.

Quota 102 in sostituzione a Quota 100?

La riforma per Nannincini sembra essere necessaria, tuttavia è importante fare attenzione a non fare altre misure estemporanee. Ad oggi, quindi, tra le ipotesi più acclamate e allo studio degli esperti c’è Quota 102. «Si parla di quota 102. Fermiamoci: non siamo ai saldi. Non si sente il bisogno di quote 100 in miniatura, che non risolverebbero i nodi strutturali e scontenterebbero tutti». Queste le parole dichiarate da Nannincini, il quale aggiunge che la cosa migliore sarebbe promuovere forme di flessibilità differenti facendo attenzione ai giovani ed anche ai fragili. Il senatore pone l’attenzione su quattro punti ben specifici ovvero Quota 92 per soggetti per cui la flessibilità è una necessità, nuovi meccanismi di flessibilità, pensione di garanzia giovani, pensione attiva per i soggetti per cui la flessibilità in uscita sia soltanto una scelta.

La proposta del senatore Nannincini

«Raggiunta un’età prestabilita, al lavoratore si dà la possibilità di passare gli ultimi anni di lavoro part-time, ma con uno reddito netto pari a circa l’85% del salario che percepiva prima a tempo pieno. Per l’impresa il costo del lavoro si dimezzerebbe. Il lavoratore, insieme alla metà del salario erogata dal suo datore, riceverebbe in busta paga l’equivalente dei contributi complessivi e del Tfr». Questa sarebbe la proposta del senatore Pd.



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