Raoul Bova e Rocio Munoz Morales con la nascita dei figli Luna e Alma sono diventati una famiglia a tutti gli effetti



Due semplici innamorati. Finora nessun pettegolezzo ha mai scalfito l’unione tra Raoul Bova e la compagna Rocio Munoz Morales. Il 2020 è stato duro per tutti, ma per l’attore, che ha dovuto fare i conti con la morte della madre, scomparsa a fine 2019, lo è stato ancora di più. La modella e attrice spagnola si è dimostrata fondamentale per superare il lutto.



«La chiamo “compagna guerriera” perché, quando è il momento di combattere, lo fa. Insieme ne abbiamo passate tante», ha rivelato Bova. Che, all’inizio della loro relazione, si è dovuto scontrare con gran parte dell’opinione pubblica, che considerava Rocio la classica sbandata che un uomo sposato prende per una donna molto più giovane. Il tempo, però,’ gli ha dato ragione e, con la nascita di Luna e Alma, lui e la Munoz Morales sono diventati una famiglia a tutti gli effetti.

Inoltre i rapporti con l’ex moglie Chiara Giordano e i figli nati dal loro matrimonio, Alessandro e Francesco, sono sempre più distesi. Raoul ha lasciato ai suoi ragazzi la decisione di conoscere le sorelline solo quando si fossero sentiti davvero pronti, senza metter loro fretta in una situazione così delicata, ma alla fine tutto si è risolto per il meglio. «I miei figli stanno cominciando a volersi bene. Oggi sono felice», ha affermato Bova. Rocio, dal canto suo, non perde occasione per lodare il suo cavaliere.

«Sento ancora le farfalle nello stomaco ed è una sensazione che mi emoziona, la sento sulla pelle. Più vivo con lui, più cresce il nostro rapporto e più sono sicura che è lui l’uomo della mia vita», ha rivelato. Ma la coppia non è affiatata solo nel privato. Raoul e Rocio hanno infatti recitato insieme più volte. Oltre che nella fiction Giustizia per tutti – in uscita prossimamente su Canale 5 – gli attori sono stati anche protagonisti del cortometraggio diretto  da Gabriele Muccino  Calabria terra mia.

Presentato alla Festa I del cinema di Roma, il  corto è stato criticato  per aver rappresentato in modo troppo stereotipato e poco attuale la  regione. Bova, però, non si è scomposto più di tanto e ha rispedito al l mittente le polemiche.  «Lo spot di Muccino ha fatto male alla Calabria? Meglio mettere tutta questa energia nel criticare chi consiglia di non mettere la mascherina per combattere il Covid», ha risposto l secco l’ex nuotatore. E  proprio alla sua prima  passione è dedicato il libro Le regole dell’acqua, in cui Raoul spiega l’importanza che questo sport ha ricoperto nella sua vita.

Prima di approdare ai set cinematografici, Bova è stato infatti campione giovanile dei 100 metri dorso e, di recente,” ha ripreso ad allenarsi. «Ogni giorno alle 5 sono in vasca», ha raccontato. Insemina, tra fiction, film, cortometraggi e l’uscita del suo primo libro, Raoul è stato davvero molto impegnato. Sarà per questo che non è ancora riuscito a organizzare le nozze con la madre delle sue bambine? «È un passo che prima o poi faremo.

Finirà magari come per il battesimo di Luna, deciso da un giorno all’altro. In jeans e camicia siamo andati ad Assisi e l’abbiamo battezzata. Noi due soli con lei. Potrebbe capitare la stessa cosa per il matrimonio», ha detto l’affascinante spagnola, che più volte ha rimarcato la sua tristezza per non poter dire «Sì» a Raoul in chiesa, visto che lui è già stato sposato. «Mai dire mai. Ma comunque non potrò farlo di fronte a Dio», le ha fatto eco il compagno.

Bova, fino a poco tempo fa, non aveva nemmeno ancora ottenuto il divorzio. In ogni caso, per adesso, sembrerebbe più propenso ad avere un altro figlio. «E come se fossimo già sposati! Un altro figlio? Non metto limiti alla Provvidenza », ha dichiarato l’attore. Rocio, però, pare tenerci parecchio a indossare l’abito bianco e a suggellare l’unione con una bella cerimonia, magari con le figlie che portano le fedi a mamma e papà. Quindi Raoul farebbe bene a inginocchiarsi e a farle la proposta con tanto di solitario: una super ventata di energia per lasciarsi alle spalle il pericolo scampato della crisi del settimo anno!



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