Streaming Seria A Verona Inter dove vedere in diretta gratis live TV Sky o Dzan (Ore 20:45)



Verona Inter, streaming gratis. Al via oggi la seconda giornata di campionato di Serie A 2021 2022. Si giocherà oggi venerdì 27 agosto 2021 alle ore 20:45 la prima partita che di fatto anticipa la seconda giornata di campionato. A scendere in campo saranno il Verona e l’Inter alle ore 20:45 allo stadio Bentegodi di Verona. Vediamo qui di seguito tutte le informazioni relative alla partita ed anche come e dove poter vedere il match.



Verona Inter, 2° giornata di campionato serie A tim oggi 27 agosto 2021

Il Verona e l’Inter si sfideranno, dunque, questa sera alle ore 20:45 allo stadio Bentegodi Verona. Ma come arrivano entrambe le squadre a questa partita? Il Verona è tanto sconfitto nel suo esordio stagionale in Serie A. Mai negli anni 2000 ha perso le prime due gare in un singolo Massimo campionato. L’Inter invece ha vinto 19 delle 25 gare disponibili in Serie A nel 2021. C’è grande attesa quindi per questa partita che è la seconda di questo campionato di Serie A 2021 2022. Sempre nella giornata di oggi alle ore 18:30 scenderanno in campo Udinese Venezia.

Come e dove vedere la partita

Per chi vorrà assistere al match diciamo subito che la partita sarà visibile in video streaming online su dazn attraverso Smart TV di ultima generazione compatibile. La partita sarà trasmessa anche da Sky sui seguenti canali ovvero Sky sport calcio al numero 202 del satellite ed ancora 473 e 483 del digitale terrestre. Sarà anche visibile sui canali Sky Sport al canale 251 del satellite. La telecronaca di Verona Inter sarà affidata a Stefano Borghi Il quale sarà coadiuvato da Francesco Guidolin. Questo per quanto riguarda Dazn. Su Sky invece la partita sarà commentata da Andrea Marinozzi con nel commento tecnico di Luca Marchegiani. La partita sarà anche visibile in streaming gratis per tutti gli abbonati dazn attraverso dispositivi quali iPhone, iPad, Android o Samsung Apps e quindi  Smart TV, smartphone tablet e PC.

Probabili formazioni

VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Günter, Magnani; Faraoni, Tameze, Ilic, Lazovic; Barak, Zaccagni; Kalinic. Allenatore: Di Francesco.

A disposizione: Pandur, Ceccherini, Cetin, Casale, Cancellieri, Ruegg, Sutalo, Bessa, Frabotta, Hongla, Simeone, Ragusa.

INTER (3-5-1-1): Handanovic; Skriniar, De Vrij, A. Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko; L. Martinez. Allenatore: S. Inzaghi.

A disposizione: Radu, Cordaz, D’Ambrosio, Ranocchia, Kolarov, Dumfries, Dimarco, Vidal, Vecino, Sensi, Correa, Satriano.

ARBITRO: Manganiello di Pinerolo, GUARDALINEE: Alassio e Mondin, IV UOMO: Giua, VAR: Irrati., AVAR: Rapuano.

Il Bentegodi scatta la stagione del “Toro”. Dopo aver saltato la prima gara di campionato per squalifica, Lautaro Martinez è pronto a tornare in campo e iniziare così ufficialmente la sua quarta annata in nerazzurro. A dire il vero l’attaccante argentino non avrebbe potuto comunque giocare contro il Genoa sabato scorso perché infortunato, visto che nell’allenamento di venerdì 13 agosto aveva riportato un leggero risentimento al muscolo psoas. Problema che però Lautaro ha definitivamente smaltito in questi giorni, vissuti comunque sempre in gruppo. A questo punto la palla passa a Simone Inzaghi che dovrà decidere se lanciarlo dal primo minuto al fianco di Dzeko , come per altro hanno lasciato intendere gli ultimi allenamenti – i due finora non hanno mai giocato insieme visto che il bosniaco aveva debuttato con l’Inter il 14 agosto nell’amichevole contro la Dinamo Kiev -, oppure se non rischiarlo dal primo minuto e portarlo in panchina, confermando così dall’inizio la formula con Dzeko più Sensi alle sue spalle (c’è anche Correa , ma l’ex Lazio partirà sicuramente dalla panchina).

Lautaro comunque vada a Verona giocherà, lì dove ha segnato un solo gol in carriera, seppur bellissimo, il 23 dicembre 2020, quando su cross dalla destra di Hakimi , superò il portiere dell’Hellas con un’eccezionale girata al volo di destro a incrociare (la squadra di Conte si impose poi 2-1 grazie al gol di testa nel finale di Skriniar ).

Quella che scatta stasera per l’argentino è una stagione importante. Lautaro, fin da quando è arrivato a Milano nell’estate 2018, ha sempre migliorato il proprio rendimento, crescendo in minutaggio, presenze e gol. Dopo la prima annata di apprendistato da vice Icardi – 9 reti in 35 partite, molte da subentrante -, Martinez con Conte è diventato un punto fermo dell’Inter, con due stagioni super: 21 reti totali in 49 gare nel ’19-20 e 19 in 48 nel ’20-21, l’annata culminata con la vittoria dello scudetto prima e della Copa America poi. Ora Lautaro ha davanti a sé, oltre a nuovi traguardi di squadra, tre obiettivi personali da raggiungere: dimostrarsi un big anche senza l’apporto di Lukaku , l’uomo che più di lui si è preso le copertine nella vittoria dello scudetto; toccare quota 20 gol nella sola Serie A (finora è arrivato al massimo a 17) e soprattutto prolungare il contratto con il club nerazzurro a cifre da top player.

La questione rinnovo è delicata da mesi, ma nell’ultimo faccia a faccia andato in scena mercoledì 18 agosto fra la dirigenza e l’agente del “Toro”, Alejandro Camaño , le parti hanno convenuto la reciproca voglia di proseguire insieme. Manca un’intesa definitiva che presto, magari già a inizio settembre una volta terminato il mercato, verrà messa nero su bianco. Il nuovo accordo dovrebbe prevedere la scadenza spostata dal 2023 al 2026 (potrebbe essere 2025 con opzione per un anno in più), ma il nodo principale rimane ovviamente l’ingaggio. Innanzitutto l’agente di Lautaro vorrebbe un “premio” alla firma per coprire il mancato rinnovo nella scorsa stagione, ma poi bisognerà trattare il nuovo stipendio.

Per la stagione ’21-22 l’argentino percepirà 3 milioni, non molti considerando lo status del giocatore e gli ingaggi di altri elementi nerazzurri. Proprio per quello Camaño – diventato agente di Lautaro a inizio 2021 dopo che i suoi vecchi procuratori avevano trovato un accordo con Marotta e Ausilio per rinnovare a 4.5 milioni – punta a una soglia super, di almeno 7 milioni ovvero in linea con Eriksen (7.5), Sanchez (7) e Vidal (6.5). L’Inter è partita da un’offerta di 5.5, ma potrebbe spingersi a 6, aggiungendo dei bonus. Oppure proporre un aumento a 5/5.5 per la stagione in corso e poi un ingaggio più alto dal ’22-23 (sulla falsariga di quanto fatto con Lukaku o Vidal). La suddetta reciproca voglia di continuare insieme, però, dovrebbe agevolare l’intesa.

Lautaro potrebbe essere l’unica novità nella formazione di stasera a Verona. Inzaghi, infatti, è tentato dal confermare l’undici che ben ha impressionato contro il Genoa, mantenendo quindi sulla destra Darmian , con Dumfries – che non andrà in Nazionale – ancora in panchina e pronto a trovare la miglior condizione durante la sosta. Per il resto, Perisic favorito a sinistra sull’ex di turno, Dimarco .

Joaquin Correa ieri pomeriggio è diventato un giocatore dell’Inter e si è allenato con la squadra, venendo subito convocato da Simone Inzaghi per Verona. L’argentino è stato ufficializzato intorno alle 14.30 – contemporaneamente la Lazio confermava con un comunicato le cifre dell’operazione (5 milioni di prestito oneroso più 1 di bonus; 25 per l’obbligo di riscatto) – e indosserà il numero 19. «Giocare per i campioni d’Italia è un orgoglio e una responsabilità enorme, ma sono voluto venire qui fortemente, per me significa tantissimo – le prime parole del “Tucu” a InterTv -. Ringrazio i tifosi per i tanti messaggi che mi hanno inviato sui social, non vedo l’ora di entrare in campo, dimostrare il mio valore e far vedere chi è Correa». A proposito di social, l’attaccante argentino ha ricevuto anche un caloroso saluto dalla Lazio, club che lui stesso ha ringraziato con un lungo e sentito post. «Il mister Inzaghi è stato sicuramente importante per il mio arrivo, avevo altre opzioni ma ho scelto l’Inter anche per lui – ha aggiunto Correa -. Anche Lautaro mi ha chiamato tante volte, ci siamo sentiti spesso. Lui mi chiedeva quanto mancava, quando sarei arrivato. Mi ha fatto piacere, siamo amici e compagni di Nazionale. Sarà un piacere stare insieme all’Inter». Una squadra che Correa ha sfiorato più volte in passato: «E’ stato bellissimo tornare ad Appiano (fece un provino nel 2013 a 18 anni, ndr). Ho riprovato grandi emozioni, sono felicissimo di essere di nuovo qui, più grande, più maturo e con voglia di fare meglio».

Correa con Dzeko e Lautaro, poi Sanchez e Satriano . Il giovane uruguaiano oggi è la quinta punta e potrebbe rimanere tale almeno fino a gennaio. Al momento infatti Marotta e Ausilio si sono presi una pausa di riflessione e il mercato dell’Inter viene ritenuto chiuso in entrata (in uscita Ida definire le partenze di Lazaro verso Benfica, Agoume -Brest, Salcedo -Genoa/Torino e Colidio -Serie B). «Non ci saranno altre operazioni in entrata, la rosa è delineata – ha spiegato ieri sera Marotta -. Non è stato facile sostituire due elementi fondamentali come Lukaku e Hakimi ma abbiamo messo in sicurezza la società e sono certo che i tifosi capiranno il momento di difficoltà che sta vivendo il club. In campo saremo più imprevedibili». Dopo la partita di stasera verrà fatto un punto con Inzaghi: andare avanti così, con Sanchez che tornerà presumibilmente a disposizione dopo la sosta, o cercare un’opportunità sul mercato visto che il cileno non dà complete garanzie? Scamacca rimane un’ipotesi, seppur complicata, ma è una pista che non andrà abbandonata finché il giocatore resterà al Sassuolo. In seconda fila invece la pista Keita . Il weekend comunque servirà a chiarire quest’ultima situazione.

Se l’eventuale ultimo colpo in attacco dipende anche dalle condizioni di Sanchez, non si muoverà di certo il suo connazionale Vidal: «Ho sempre saputo che sarei rimasto, volevo davvero vestire di nuovo la maglia dell’Inter – ha dichiarato a “Tnt Sports” -. L’anno scorso ho avuto molti problemi, quindi quest’anno cercherò di fare le cose al meglio».



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