Vuoi vedere Fiorentina – Napoli in Streaming Gratis? Diretta live tv Sky O Dzan (Serie A Ore 18:00)



Questo articolo in breve

Tutto pronto Tra pochi minuti scenderanno in campo Fiorentina Napoli. La partita è valida per il girone di andata di serie A. Chi non possiede un abbonamento Premium un po’ vedere la partita. In ogni evento sportivo tantissimi appassionati si mettono alla ricerca su internet di fantomatici siti web che permettono di vedere la partita gratis. È pieno di questi siti ma non tutti sanno che al suo interno si annidano tantissimi virus che possono danneggiare i vostri dispositivi. Inoltre, vedere le partite su questi siti web è illegale e si può addirittura prendere una denuncia penale con una multa elevatissima.



Fiorentina Napoli si giocherà oggi Domenica 3 Ottobre 2021. Il calcio d’inizio è fissato per le ore 18.00. Il match sarà visibile su Smart TV grazie all’applicazione di dazn e sarà disponibile anche sulle console di gioco xBox ovvero One, One S, One X, Series S e Series X e PlayStation PS4 e PS5. Sarà anche visibile attraverso i dispositivi come Amazon Fire TV stick Google Chromecast e timvision box. Disponibile anche la diretta streaming di Inter Atalanta sempre su dazn o tramite pc collegandosi direttamente al sito ufficiale e inserendo le proprie credenziali per accedere al catalogo degli eventi. Si potrà assistere al match in diretta streaming, sempre attraverso Dazn collegandosi attraverso dei smartphone e tablet. L’arbitro è Maresca di Napoli. Gli Assistenti saranno Colarossi e Prenna, il IV uomo Abisso, al Var Aureliano e Avar Ranghetti.

Davanti alle tensioni e alle pressioni che circondano Dusan Vlahovic , il suo giocatore più rappresentativo, Vincenzo Italiano lancia l’avvertimento: niente e nessuno potranno avvelenare il clima, il lavoro, i sogni di questa Fiorentina. «Non permetteremo a nessuno di rovinare ciò che stiamo creando». Men che mai aspettando la prima della classe che in campionato viaggia a punteggio pieno. Italiano ha già battuto il Napoli l’anno scorso con lo Spezia addirittura al Maradona (per 2-1 e in inferiorità numerica), Vlahovic lo ha già trafitto in carriera.

Ma adesso è un’altra storia eppoi c’è questa firma sul rinnovo che l’attaccante continua a rinviare e ha fatto sbottare in questi giorni il patron Commisso . «Io posso dire poco – sospira il tecnico – è una questione personale, Dusan però ha dimostrato di avere carattere da vendere ed essere più maturo dell’età che ha, c’è chi non sa isolarsi dalle situazioni esterne, lui ci riesce e le prestazioni lo confermano. Sta trattando da inizio anno ma è sempre il solito Vlahovic, concentrato, tranquillo, consapevole che in campo bisogna pensare solo al bene della squadra».

Certo se il tormentone finisse non solo Commisso e i tifosi ma pure Italiano tirerebbe un sospiro di sollievo: «A me preme la serenità del ragazzo e che la società faccia i suoi interessi, ciò che accade fuori non deve intaccarci». Men che mai aspettando l’esame più duro in un Franchi tutto esaurito nei 16.000 posti: «Fin dall’inizio ho detto ‘occhio al Napoli’, è forte in tutto e Osimhen non è l’unico pericolo, dovremo essere perfetti.

Ci riusciremo? Ci siamo preparati bene per cercare di metterlo in difficoltà e vincere spezzandone l’incantesimo. E’ una sfida fra prima e quinta ma comunque finirà non sarà decisiva né per loro né per noi, la strada è ancora lunga». I viola hanno sfiorato il colpo con Roma e Inter ma sono finiti ko: «Dobbiamo crescere, siamo una squadra giovane ma se continuiamo con questo entusiasmo, questa armonia, questa unità di intenti e con la spinta dei tifosi potrebbe arrivare alla fine qualcosa di importante – ammicca Italiano – Ora però piedi per terra».

Torna Nico Gonzalez e l’ex Callejon andrà a caccia del primo gol stagionale («Manca lui all’appello») mentre Saponara è alle prese con un’infiammazione al collaterale. Dubbi Igor-Quarta e Pulgar-Torreira . Per Commisso sarà l’ultima prima del ritorno in America, per Italiano la prima contro Spalletti : «Ha dato subito un’impronta, il suo Napoli gioca un gran calcio. Le belle parole spese per me? Lo so e andrò di persona a ringraziarlo». Poi andrà a caccia d’impresa.

Rocco Commisso si rifà (quasi) a Giulio Cesare che esclamò la frase “veni, vidi, vici” subito dopo la fulminea vittoria su Farnace. “Venite, guardate e perdete”, ha parafrasato il patron viola per spingere la sua squadra ad una vittoria pesante. «Noi veniamo, vediamo e poi ci si ritrova dopo la partita per tirare le somme», è stata la risposta di Luciano Spalletti , che accetta la provocazione e risponde con quella che spera possa essere la congiura delle idi di ottobre.

Di senatori giusti per il controcolpaccio ne ha e sono ancora infuriati per il modo con il quale è arrivata giovedì la prima sconfitta stagionale. Ne hanno parlato a lungo venerdì e ieri nella rifinitura è stata messa a punto la formazione con la strategia utile a sorprendere la formazione ben allenata da Italiano . «Si fanno analisi in base a quello che è successo dopo ogni partita – ha ammesso il coach – poi si guardano le due fasi degli avversari e si danno indicazioni.

La nostra squadra ha una identità e diventa tutto facile». Oggi al Franchi sarà utilizzato lo schieramento che ha fornito le maggiori garanzie, con i rientri di Ospina tra i pali, di Rrahmani al fianco di Koulibaly, dell’inevitabile Anguissa e con Lozano che ha lo strappo più feroce di Politano per provare a sorprendere la Fiorentina che non attenderà gli azzurri nella propria metà campo. «La Fiorentina è una grande squadra – è l’apprezzamento di Spalletti – gioca un bel calcio e ha fatto un primo tempo contro l’Inter praticamente perfetto: Italiano sa fare questo lavoro. Ci vorranno forza e qualità per vincere».

Il successo della Juve ieri nel derby è un messaggio a chi, come il Napoli, occupa i primi posti della graduatoria. Il record di gare consecutive vinte ad inizio campionato risale alla stagione 2017-2018, quella in cui il Napoli avrebbe meritato di vincere lo scudetto ed invece la parola fine alla corsa la mise proprio la Fiorentina con il 3-0 nell’aprile 2018. Quella è l’unica vittoria conquistata dalla Viola nelle 12 gare giocate col Napoli al Franchi.

Anche la gara odierna è stata costruita su Osimhen, autore di 7 gol a settembre, 4 in campionato. «Gli devo fare i complimenti, dopo l’espulsione col Venezia non ha avuto più quelle reazioni scomposte. Alla fine conta sempre l’istinto del calciatore e lui deve farsi trovare al posto giusto senza rincorrere sempre la palla». Contro lo Spartak il Napoli ha fatto le prove generali in vista della Coppa d’Africa che toglierà Koulibaly, Anguissa, Ounas e Osimhen e le sensazioni non sono state positive. Queste convocazioni saranno inevitabili? «C’è una partita aperta di De Laurentiis e sono al suo fianco. Lui paga i calciatori, ha ragione quando dice che le nazionali devastano i club. Ci sono insidie, ma siamo convinti di avere sempre un Napoli attrezzato, altrimenti sarebbe un peccato».

 Ha carattere da vendere. Sta trattando il rinnovo del contratto da inizio anno e abbiamo visto che tipo di prestazioni ha offerto. Ognuno ha situazioni fuori dal campo che possono compromettere il suo rendimento ma chi  è bravo a isolarle sa coglierne i frutti. Dusan sa l’importanza della gara contro il Napoli. A proposito, si parla tanto della sfida tra Vlahovic e Osimhen. Questa non è solo la loro partita ma è il confronto tra la prima e la quinta in classifica». Vincenzo Italiano dribbla con abilità anche la vicenda contratto-Vlahovic. Il tecnico viola non sbaglia un colpo. E ha conquistato tutti. Come hanno fatto in un recente passato Malesani con i suoi mutandoni, il primo Montella, e il Paulo Sousa con il suo italiano tutto sospiri. L’ex allenatore dello Spezia è piaciuto dal primo giorno quando consegnò alla piazza uno slogan accattivante: «Voglio una squadra che sappia difendere bene e attaccare meglio».Ec’è una sua frase dei tempi del ritiro estivo che ancora fa legge: «Se vedo un centrocampista che si abbassa e non fa pressing, lo “volo” tra i giornalisti». Tsunami Vincenzo Italiano è stato un tsunami per il mondo Fiorentina. Ha lasciato a bocca aperta i suoi dirigenti dicendo chela rosa che aveva a disposizione gli piaceva(non a caso giocano più o meno gli stessi del campionato scorso…), poi ha conquistato i calciatori. Uno per uno. Ha convinto Vlahovic a restare (almeno un anno), Milenkovic a rinnovare il contratto, Saponara a non chiedere la lista gratuita e Callejon a non accettare il corteggiamento di Sarri. Già, Sarri. Insieme a Zeman è il tecnico che più ha incisone l suo modo di fare calcio. Le “catene” sono anche per lui la chiave di tutto. Ma se c’è da fare le barricate per vincere a Udine, nessun problema. Italiano è un sognatore che sa stare con i piedi per terra. «Il mio obiettivo e quello della società è quello di stare nella parte sinistra della classifica. Nel momento in cui la squadra crescerà e continuerà a esprimersi così non ci saranno limiti. Possiamo alimentare l’entusiasmo della gente, possiamo fare cose molto importanti. Vogliamo creare un’identità forte e poi vedere dove si arriva. Nelle prime sette partite abbiamo incontrato tutte squadre difficili, tra cui le più forti. Le risposte che ho avuto è che possiamo giocarcela con tutti, abbiamo già messo in difficoltà Intere Roma e ora vogliamo mettere in difficoltà il Napoli». E contro l’Atalanta la Fiorentina di Italiano ha vinto. Prima volta Contro Spalletti, che affronta da avversario per la prima volta, Italiano proporrà il tridente d’attacco più affidabile. Con Vlahovic al centro, il ritrovato Nico Gonzalez e l’affidabile Callejon. «Solo Josè non ha segnato… Ma sono convinto che con l’intelligenza troverà presto lo spunto per il gol». Tutti utili alla causa. Con rotazioni vincenti. Questa è la nuova Fiorentina. Tutti importanti, nessuno indispensabile. Anzi, alla fine l’unico vero indispensabile sembra essere proprio Vincenzo Italiano.

Sarà tutt’altra storia, probabilmente, oggi pomeriggio al Franchi. Il Napoli ha un primato da difendere e Luciano Spalletti lo farà riproponendo la squadra titolare dopo l’intermezzo europeo e la prima sconfitta stagionale. La sfida con la Fiorentina è già un esame importante per l’allenatore. Che si aspetta una risposta immediata da parte dei suoi giocatori dopo il tracollo con lo Spartak Mosca. Dopo6giornate, il collettivo napoletano è in testa alla classifica, dando indicazioni interessanti sul futuro di questo campionato e su quanto potrà accadere da qui alla fine. Insomma, questo Napoli non vuole mollare nulla e lottare per lo scudetto. «Cercano una rottura del nostro incantesimo – dice Luciano –. Non parliamo della strada di cappuccetto rosso, ma se siamo forti o no potremmo capirlo al termine di questa sfida contro una squadra che ti monta addosso, in un Franchi quasi pieno, mi dicono. Le difficoltà sono chiare»

Messaggi Non può essere certo la sconfitta in Europa League a mettere in discussione il progetto del Napoli. Si potrà dissertare sull’incidenza della panchina, sulla qualità dei comprimari. Ma, fino a giovedì sera, per il lavoro di Luciano Spalletti ci sono stati soltanto complimenti. La tensione per la partita di oggi pomeriggio è, dunque, giustificata. «In ogni partita non si deve mai dare nulla per scontato–ancora il tecnico toscano –. Ad esempio contro lo Spartak s’è passati dal pieno dominio della gara, e dopo un episodio, a subirla totalmente; si parla della forza di una squadra ma contano le interpretazioni all’interno degli episodi. La Fiorentina è una grande squadra, è da posizioni importanti e ha un tecnico molto bravo. Italiano si è imposto subito in una piazza difficile, un conto è allenare lo Spezia, un altro la Fiorentina, quindi servirà la forza del Napoli nella sua totalità». Conferme Le scelte che l’allenatore ha programmato per la partita di oggi pomeriggio lasciano intendere che le sue gerarchie sono abbastanza chiare, soprattutto dopo che tra i pali ci sarà il ritorno di DavidOspina. PerAlex Meret potrebbe prospettarsi una nuova stagione da alternativa al portiere colombiano che, a quanto pare, trasmette maggiore fiducia a tutto il reparto arretrato. Il recupero completo ha permesso a Hirving Lozano di scavalcare Matteo Politano nelle preferenze dell’allenatore per la fascia destra: sarà quindi il nazionale messicano a partire titolare nel tridente offensivo. Spera, Spalletti, che la squadra abbia archiviato le amnesie europee senza conseguenze, che ci sia la reazione giusta anche se i timori sono tanti. Su quelli legati alle tensioni ambientali, il tecnico ha concluso: «I tifosi fiorentini e napoletani possono insultarsi quanto vogliono, ma sono gemellati dalla passione e dall’amore per la propria squadra. Indirizzare questa passione verso un nemico immaginario è un peccato grave. La passione è un valore solo se si combina con l’amore, altrimenti è solo inutile e distruttiva per se stessi», ha spiegato Spalletti



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