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Questo articolo in breve

 Ivan Juric prepara la sorpresa per il derby, e le indicazioni della vigilia confluiscono nella direzione che sta per cambiare tatticamente il suo Toro. Quotazioni in netta ascesa sulla possibilità che questa sera il tecnico croato rinunci al suo solito modulo, con il doppio trequartista alle spalle di una punta, per cedere il passo a un centrocampo a cinque con davanti il doppio attaccante. Tutto pronto quindi per un assetto che almeno in partenza si configurerà come 3-5-2, con il trio di centrocampo composto da Lukic, Mandragora e Pobega. Linetty sta per scivolare verso la panchina, lasciando campo e spazio in attacco all’inedita coppia Brekalo-Sanabria.



Ansaldi ieri ha lavorato in gruppo ed entrerà nei convocati, ma Juric affiderà il presidio della fascia sinistra al più fresco Aina, assente a Venezia perché in permesso per motivi personali. Sulla destra Singo giocherà la sua ultima partita prima di rispondere alla convocazione della Costa d’Avorio. L’altra novità del Toro in formato derby sarà rappresenta dal giovane difensore ceco David Zima: ieri, nella conferenza stampa della vigilia, Juric ha annunciato che giocherà titolare. Toccherà a lui sostituire lo squalificato Djidji: sarà la sua seconda volta dal primo minuto dopo il debutto contro la Salernitana, la sua terza presenza in assoluto da quando veste il granata. Zima si affiderà alla guida di Bremer, sempre più il leader della difesa. Ballottaggio poi tra Rodriguez e Buongiorno. Capitolo infortuni: Ansaldi c’è, anche Izzo ha recuperato e prenderà posto in panchina. Ieri si sono spente le ultime speranze di riavere Belotti e Zaza almeno in panchina: li rivedremo dopo la sosta, come Praet e Pjaca.

Torino Juventus si giocherà oggi sabato 2 Ottobre 2021. Il calcio d’inizio è fissato per le ore 18.30. Il match sarà visibile su Smart TV grazie all’applicazione di dazn e sarà disponibile anche sulle console di gioco xBox ovvero One, One S, One X, Series S e Series X e PlayStation PS4 e PS5. Sarà anche visibile attraverso i dispositivi come Amazon Fire TV stick Google Chromecast e timvision box. Disponibile anche la diretta streaming di Inter Atalanta sempre su dazn o tramite pc collegandosi direttamente al sito ufficiale e inserendo le proprie credenziali per accedere al catalogo degli eventi. Si potrà assistere al match in diretta streaming, sempre attraverso Dazn collegandosi attraverso dei smartphone e tablet. L’arbitro è Maresca di Napoli. Gli Assistenti saranno Colarossi e Prenna, il IV uomo Abisso, al Var Aureliano e Avar Ranghetti.

In Italia si era sbloccato a La Spezia, con il 2-2 che aveva raddrizzato una situazione che aveva rischiato di rivelarsi complicata. In Europa ha scelto l’occasione più importante e nobile, il gol che ha deciso il confronto con il Chelsea. La vittoria sui detentori della Champions League ha rilanciato le ambizioni della Juventus, ammaccate da un avvio di stagione complicato. E, insieme a queste, dato ulteriore risalto all’immagine di Federico Chiesa , con critica e tifosi (stranieri compresi) ad accorgersi che anche in Italia esistono giocatori che vale la pena seguire con attenzione, come evidenziato dal trionfo all’Europeo. Un torneo in cui proprio il numero 22 bianconero era stato uno dei grandi protagonisti della vittoria degli azzurri di Roberto Mancini , con prestazioni ribadite anche nella Juventus.

Una non-novità, comunque, quest’ultima. Perché proprio Chiesa era stato uno degli aspetti positivi della controversa ultima stagione. Una annata in cui, tra tanti alti e bassi, le costanti erano state i gol di Cristiano Ronaldo e le partite positive dell’attaccante arrivato dalla Fiorentina. L’inizio non era stato dei più auguranti, con l’espulsione a Crotone che aveva fatto inarcare il sopracciglio ai soliti ben pensanti. Poi il primo gol in assoluto il 2 dicembre all’Allianz Stadium con la Dynamo Kiev in Champions, quindi il primo in campionato due settimane dopo nell’1-1 con l’Atalanta, sempre a Torino. Non solo reti, ma anche prestazioni. Su tutte, quella del 6 gennaio in casa del Milan, forse la prova più convincente della squadra di Andrea Pirlo : la doppietta per il 3-1 e una prova sulla fascia (destra, lui utilizzato quasi sempre sinistra) con cui aveva annullato lo spauracchio Theo Hernandez .

Non solo tecnica, per lui, ma anche la capacità di inserirsi subito nella nuova realtà, come se da sempre avesse vissuto l’ambiente bianconero. Una capacità fatta di determinazione in campo e di parole sempre ben inserite nel solco della tradizione juventina, celebrata ieri dal club su Instagram con il commento “Bianconero nel cuore”. Per questo più di uno era rimasto stupito (e spiazzato) dalle dichiarazioni di Massimiliano Allegri , apparso poco tenero nei confronti del numero 22 e dei giovani in generale. Si era arrivati a parlare di possibile rottura, di incapacità del tecnico di relazionarsi con chi è meno esperto.

L’altra sera Chiesa ci ha tirato una linea sopra: «Un gossip inutile, nessun problema con l’allenatore». D’altra parte non è un mistero che Allegri consideri l’ex viola uno di quelli su cui puntare a occhi chiusi, parole e atteggiamenti sono la logica conseguenza di chi vuole aiutare un suo giocatore a crescere. A evolversi, soprattutto. Per questo gli ricorda sempre di come non debba andare a mille ogni volta, ma che deve saper gestirsi: per non esaurirsi lui e per fare respirare lo squadra. Per questo prova nuove soluzioni, non solamente dettate dall’emergenza. Così, contro il Chelsea, abbiamo visto Chiesa muoversi da centravanti «per la prima volta nella sua vita – ha rimarcato l’allenatore bianconero -. A Federico l’ho detto, diventerà punta centrale o, comunque, uno dei due arraccanti». E non sarebbe neanche un male, per lui, visto come Allegri lo “martella” in continuazione quando lo schiera sulla fascia e lo vede passare nei pressi della panchina…

Non è stato solo un colpo di fulmine, sembra più l’inizio di un amore travolgente. Juric è entrato subito nel cuore dei tifosi, amato prima per il suo modo di essere poi per aver costruito un Toro coinvolgente. È riuscito ad entrare sotto la pelle della città, l’ha conosciuta, apprezzata, la vive. Dal salotto del centro, dove ha casa, ai luoghi popolari fino al quartiere trendy di San Salvario, che non fa mistero di adorare e frequentare. Ha riacceso lo spirito del Toro sulle ali di un entusiasmo mai così vibrante negli ultimi anni. Sta ricostruendo il desiderio di sognare e il piacere di andare allo stadio: i tifosi sanno che il Toro divertirà.

Isolamento Ha trasmesso calore, sta ricevendo affetto. In un mistica con il mondo granata così rapida che è anche difficile da spiegare. Non c’è occasione nella quale il tecnico non sia accolto dagli applausi e da un alto gradimento. Alla gente piace, è apprezzata soprattutto la sua voglia di guidare una squadra che sia trascinante, che dia spettacolo. Che faccia battere il cuore del Toro. A Juric nulla passa inosservato e, allora, all’inizio di questa settimana avrà capito che era preferibile nascondersi un po’. Lui che ama girare in citt
distrarlo. «In questi giorni non sono uscito di casa, soprattutto perché quando si gioca a distanza così ravvicinata bisogna concentrarsi sul tanto lavoro che c’è da fare», ha raccontato Juric alla vigilia. Questa sera sarà per lui un’occasione speciale, perché il suo primo derby della Mole sarà una magia tutta da scoprire. Noi siamo il Toro «Solo domani (oggi per chi legge, ndr) mi renderò conto di cosa derby, vorrei sentire questa spinta ancora di più». Il comandante Juric chiama i tifosi a raccolta, abile nel toccare uno dei tasti dell’orgoglio granata perché «qui non è come a Genova, dove ci sono sia tifosi della Sampdoria sia del Genoa: a Torino percepisco che la città è granata».



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