Alessia Nobile: la storia della transgender, il suo libro La bambina invisibile”, la sua vita privata



Alessia Nobile è una ragazza transessuale barese che pare abbia raggiunto una grande popolarità in questi anni, soprattutto dopo aver partecipato al Festival di Sanremo nel 2019. Si è trattato di una vero e proprio caso nazionale che ha suscitato parecchio scalpore. Tutto pare che abbia avuto inizio nel momento in cui Alessia ha rilasciato un’intervista a La zanzara il programma di Radio24 dove pare che abbia illustrato le sue attività lavorative Lasciando da parte ogni tipo di moralismo o remora.



Alessia Nobile, le dichiarazioni shock sul Festival di Sanremo

Nel corso di diverse interviste Alessia ha parlato senza peli sulla lingua di tutto quello che gira intorno alla sua occupazione di escort.«Questo sarà il mio secondo Sanremo. Alcuni clienti mi hanno già contattata, molti di loro seguiranno il festival per radio e televisioni nazionali, altri ancora lavorano per la grande macchina della kermesse. Trovo molti clienti anche fra i frequentatori del casinò di Sanremo, nonché fra i loro autisti che nell’attesa dei personaggi che accompagnano passano un’oretta con me». Questo quanto da lei dichiarato nel corso di un’intervista rilasciata proprio nel 2019 a pochi giorni dalla manifestazione canora più importante d’Italia.

Il suo libro “La bambina invisibile”

Di lei sappiamo che è una donna transgender originaria di Palo del Colle e pare che abbia scritto diversi libri. Uno di questi è “La bambina invisibile” ed è proprio la storia di una transgender, la sua che è costata tanta fatica e soprattutto tanto dolore. Il libro è Edito da Castelvecchi.”Mi ci sono voluti 40 anni per raccontarmi”, questo quanto raccontato da Nobile.“Lo scopo è che il mio libro lo possano leggere tutti, anche i bambini della scuola elementare”, ha aggiunto ancora Alessia.

Il racconto di Alessia

“Mi sono accorta di essere bambina già a tre anni. I ricordi di allora non sono legati alla sessualità, ma ai desideri. Volevo il grembiule rosa e il cestino come quello delle amichette, l’astuccio di Candy Candy e non quello dell’Uomo Tigre. Me ne sono resa conto subito, e ora voglio dimostrare che si nasce trans, non lo si diventa. Per questo la dedica del libro è per i genitori: abbiate il coraggio di guardare l’anima dei vostri figli, i bambini danno segnali in maniera naturale“. Questo il racconto di Alessia nel corso di un’intervista rilasciata in prossimità dell’uscita del suo libro “La bambina invisibile”.



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