Andrea, duca di York: lo scandalo Epstein in cui è coinvolto sta travolgendo la monarchia.



Sono giorni pesanti nelle stanze di Windsor. Ore di decisioni difficili e legami familiari spezzati. Il senso del dovere può essere anteposto all’affetto materno? Sì, se le scelte personali di un figlio hanno trasformato l’anno del trionfo di Elisabetta II, quello del giubileo di Platino, in un nuovo annus horribilis.



Tra il 2 e il 5 giugno si celebrerà una ricorrenza lungamente attesa, il record assoluto della monarca in carica: 70 anni di resistenza sul trono, iniziati il 6 febbraio 1952. Nei giorni scorsi Buckingham Palace ha pubblicato il calendario degli eventi religiosi, sportivi e ufficiali in programma: si entra nel vivo tra 12 e il 15 maggio, quando il castello di Windsor sarà animato da una parata di cavalli e artisti per raccontare con uno spettacolo la storia della sovrana; il 2 giugno tornerà il  Trooping The Colour, la grande parata militare che di norma saluta il compleanno del monarca e che per due anni si è svolta in forma ridotta per via della pandemia.

Altri punti salienti sono la messa di ringraziamento alla Cattedrale di St Paul, il 3 giugno, e il Derby, gara di equitazione, a Epson Downs, il 4. Il giorno successivo tutti i sudditi sono invitati a pranzare con i propri vicini e amici nei Big Jubilee Lunch, libagioni di quartiere che animeranno le strade del regno per celebrare il senso di comunità tanto caro alla monarca.

Un programma trionfante, radioso, il cui spirito ha subìto però un gelido raffreddamento a causa della decisione presa dal giudice Lewis A. Kaplan di New York. Il magistrato si è pronunciato sul caso in cui è coinvolto il figlio della regina, Andrea di York. Ricordiamolo per sommi capi: Virginia Roberts, oggi 39 anni – vittima nel presunto sfruttamento di minorenni a scopo sessuale ordito dal magnate Jeffrey Epstein e dalla sua ex

compagna, Ghislaine Maxwell – sostiene di aver avuto rapporti non consensuali con il principe Andrea a partire dal 2001, quando aveva 17 anni. Contro di lui ha presentato, lo scorso agosto, una causa civile di risarcimento danni, appunto a New York.

Di questa causa civile si è dibattuto per settimane: di recente è emerso infatti che la Roberts, nel 2009, aveva firmato un accordo con Jeffrey Epstein in cui si impegnava, in cambio di 500 mila dollari, a non citare in giudizio né lui né “altre persone”.

Epstein nel frattempo è morto, in carcere e in circostanze mai del tutto chiarite, nel 2019. Tuttavia questo accordo, secondo gli avvocati di Andrea, doveva salvare il principe da ogni pretesa risarcitoria. Ma il giudice Kaplan ha dimostrato di pensarla diversamente. L’effetto della decisione è stato dirompente. E ha portato a un contestuale comunicato di Buckingham Palace. “In accordo e con l’approvazione della regina”, vi si legge, “i titoli militari (quelli onorifici, ma non quelli guadagnati nel corso della sua lunga carriera come ufficiale della Royal Navy, ndr) e i patronati del duca di York sono tornati alla sovrana.

Egli continuerà a non prendere parte agli eventi pubblici e andrà a processo come privato cittadino». Inoltre, hanno precisato alcuni beninformati, pur rimanendo duca, principe del Regno Unito e cavaliere dell’Ordine della Giarrettiera, Andrea non potrà più usare il trattamento di altezza reale in pubblico. Tuttavia perdere le onorificenze militari, 12 in tutto, è stato il cruccio più grande, tale da averlo addirittura “ridotto in lacrime”, ha scritto il Daily Mail.

No, stavolta non è stato possibile percorrere la via di mezzo. Dopo varie riunioni con il figlio Carlo e il nipote William, la regina, pur continuando a sostenerlo privatamente, ha deciso per la linea dura nei confronti del figlio e lo ha definitivamente estromesso dalla macchina reale per evitare di intaccare oltremodo la reputazione della monarchia e dei suoi membri. Venendo alla magagna giudiziaria, la fase pre-processuale che prevede il reperimento di testimoni e prove (addirittura si potrebbe arrivare a far deporre Sarah Ferguson, ex moglie del principe, e Beatrice, la figlia maggiore) entrerà nel vivo in primavera, in concomitanza con i festeggiamenti del giubileo.

A quel punto, neanche il gustoso dessert protagonista della Platinum Pudding Competition, che invita i sudditi a creare una ricetta originale in onore della regina, riuscirà ad addolcire il corso degli eventi. Cosa succederà, dunque? Andrea potrebbe correre il rischio di tentare di riabilitare il proprio nome presentandosi davanti a una giuria, affrontando però un esame sotto giuramento in cui emergerebbero nero su bianco le accuse di stupro e aggressione sessuale.

Oppure patteggiare, trovando un accordo extra-giudiziale (e multimilionario) con l’accusa ed evitare il tribunale. Altra strada: il principe potrebbe decidere di non palesarsi in aula in un processo che, comunque, verrà celebrato tra settembre e dicembre di quest’anno. Come ha scritto qualcuno, l’amato figlio di Elisabetta ha di fronte a sé solo brutte opzioni.



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