Bimbo portato via con forza alla madre, la donna: “Me lo hanno portato via, mi hanno ingannata”



Una donna è stata arrestata a Casalmaiocco, in provincia di Lodi, e costretta a consegnare le chiavi di una casa popolare. Allo stesso tempo, gli agenti avrebbero sequestrato suo figlio.



Una donna sarebbe stata attirata a restituire le chiavi di un alloggio comunale nel comune di Casalmaiocco, dove sarebbe stata distratta mentre il figlio sarebbe stato prelevato e trasportato in una comunità. A richiederlo è stato lo stesso padre del bambino. L’intero incidente di Lodi è avvenuto in provincia. Bussolati sta assistendo la donna, esperta di diritto minorile, nella ricerca di giustizia e di risposte.

Secondo il quotidiano “Il Giorno”, l’avvocatessa ha denunciato alla polizia “possibili reati”, adducendo come colpevoli sia i giudici, che a suo dire sono stati particolarmente tenaci, sia le altre parti coinvolte. La donna ritiene che il danno sia irreversibile, ma vuole che i responsabili paghino. La donna ha postato su Facebook una foto delle scarpe del figlio davanti al municipio per segnalare l’impossibilità di trovare il figlio alle nove del mattino. I servizi sociali le avrebbero telefonato per chiedere dove fosse.

Secondo la donna, dopo dieci minuti il Comune le ha chiesto di consegnare le chiavi della casa popolare della madre, morta da circa dieci giorni. È stata trattenuta in municipio, dove ha incontrato il sindaco Marco Vighi, il comandante della polizia locale e i servizi sociali, “mi sono ritrovata”. Non le è stato permesso di firmare il decreto del tribunale dei minori a causa del suo rifiuto.
Nel frattempo, un gruppo di agenti avrebbe preso il figlio di nove anni che si trovava nella piazzetta con un’amica della donna: “Cercavo di uscire e mi strattonavano per farmi sedere. Hanno chiamato il mio medico di base e un’ambulanza ma lui ha detto che ero normalissima, il Tso non era necessario”, ha raccontato la madre del piccolo.

Sempre la donna, in un post su Facebook, ha raccontato: “Madre sequestrata in comune e con referto medico. Bambino strappato a una amica e che urlava lasciatemi. Dimissioni per chi ha firmato questo scempio e che da primo cittadino doveva tutelare mio figlio”

L’avvocata della signora, sempre tramite Il Giorno, sostiene che la sua cliente è stata trattenuta contro la sua volontà e senza aver commesso alcun reato: “È un sequestro. Inoltre il giudice ha ammesso l’uso della forza pubblica in caso di mancanza di adempimento spontaneo della mamma ma il provvedimento non è stato notificato prima né a me né a lei”.



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