Fiaccolata per la bimba uccisa dalla madre, i vicini: “Se non vuoi una figlia portala in chiesa”



Questo articolo in breve

Centinaia di persone hanno partecipato ieri a una fiaccolata nel quartiere milanese di Ponte Lambro per dare l’ultimo saluto alla piccola Diana, morta per abbandono. Alessia, la madre della bambina – che l’ha lasciata sola a casa per sei giorni mentre raggiungeva il suo compagno a Bergamo – è stata arrestata con l’accusa di omicidio. Cittadini giovani madri si sono commossi per l’evento, molti dei quali hanno dichiarato che hanno sostenuto la bambina se solo ha saputo del suo disagio.



Quando si parla della morte di un bambino, c’è chi dice: “Tutti ci aiutiamo a vicenda. Se solo avessimo avuto un segnale del suo disagio, chiunque l’avrebbe aiutata. Chiunque avrebbe denunciato ciò che stava accadendo”. Poi interviene una signora del quartiere che dice: “Se non ce la fate, chiedete aiuto. Ci sono le suore: se il bambino non vuole portarlo in chiesa”. Un’altra aggiunge: “La vedevo quando veniva in piazza. La piccola non l’ha mai fatta camminare, sempre nel passeggino in silenzio. La rabbia c’è”. Nessuno tra parenti e amici sembra essere accorto di quanto stava accadendo, anche se nessuno segnalato ai servizi sociali che c’è un disagio o un problema allora non si può intervenire.

Alessia Pifferi è in carcere con l’accusa di omicidio volontario plurimo aggravato da secondi fini e premeditazione. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto e la donna rimane quindi in carcere. Oggi, sabato 23 luglio, l’autopsia dell’amica Diana che l’era presente nel suo organismo al momento della morte. L’esame del latte rivelerà se era anche sedata o meno.



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