Gessica Notaro con il fidanzato Filippo Bologni riprende la sua vita in mano



Che Gessica Notaro sia innamorata è la notizia più bella dell’anno (e ne abbiamo sinceramente bisogno). Lui, il fortunatissimo, si chiama Filippo Bologni e…. Domanda. Come, dove, quando, perché? Parli tranquilla Gessica, tanto resta fra noi, no? Risposta. «Che resti qui è una certezza (ride, ndr). Con Filippo ci siamo visti alla Fieracavalli di Verona.



Quel giorno destino ha voluto che lui, che è un campione, sia stato chiamato perché aveva vinto una gara di Coppa del mondo e io, che in quel momento ero testimonial, per dire due parole. È usanza mettere le proprie firme sul muro così ci hanno chiesto di fare gli autografi vicini: ci siamo conosciuti sul palco».

D. Tutto questo capitava? R. «Poco prima del primo lockdown. In quei giorni lui comincia a scrivermi, abbiamo iniziato a parlare di lavoro. Poi, chiacchierando, a un certo punto lui mi dice: “Ma perché non salti?”. Io monto da vent’anni, ma saltare…“E dove vado con un occhio coperto?”, gli ho risposto. E lui: “I nostri limiti sono nella nostra testa”. Questo lo dico sempre anch’io, lo raccomando a tante donne. Ma in quel momento forse avevo bisogno di sentirmelo dire, anche se questa frase ce l’ho proprio scritta sulla pelle».

D. A proposito, nelle ultime righe del suo Nata sotto una buona stella, lei scrive: “È di questo che sono fatti i miracoli, è di questo che siamo fatti noi”. R. «È vero, nella vita succede tutta una serie di piccoli miracoli. Vederli come tali dipende da noi. Per me quella frase di Filippo è stata uno spunto, così ho iniziato e, nel giro di un anno, sono arrivata a saltare un metro e venti. Lui mi ha aperto un mondo».

D. Senta Gessica, l’amore è la cosa più bella, ma ce lo stiamo raccontando come fosse anche la più semplice, non è mai così e nel suo caso… R. «Lo sa? Sono in molti a chiedermi: “Ma come fai a fidarti?”. Ebbene, il segreto è proprio non rimanere incastrati in certi ragionamenti, quello di prima semplicemente non era amore. Perché non si può avere paura dell’amore. L’amore è una cosa bellissima, l’amore non fa male, quindi per me sì, è stato ed è facilissimo, non mi sono neanche dovuta impegnare. A me nessuno ha tolto i sogni».

D. Parliamo di Filippo, allora, com’è quest’uomo che le fa battere il cuore? R. «A me quello che capita, e che capitava anche prima dell’aggressione, è di mettere un po’ in soggezione gli uomini, ma questa volta ho davanti a me un uomo talmente intelligente… Potrei dirle milioni di cose di lui, potrei dirle che è bello e che è un campione, ma io mi sono innamorata di lui soprattutto per la sua intelligenza. Il nostro amore, nato a dicembre 2020, è germogliato da quella relazione decisamente intima che è l’amicizia e che è durata per mesi e mesi».

D. E che cosa ha fatto cambiare strada al vostro rapporto? R. «Ci siamo accorti che ci consigliavamo in continuazione, sia sul piano professionale sia su quello personale, non muovevamo un passo senza chiedere l’opinione l’uno dell’altra. Così, a un certo punto, ci siamo guardati intorno e ci siamo detti: “Aspetta un attimo, forse c’è qualcosa di più, forse molto di più”. Il nostro è un amore che si è preso il suo tempo».

D. Perdoni la battuta, ma chi, esattamente, ha lanciato il cuore oltre l’ostacolo? R. «Il primo bacio? È stato lui e da lì siamo stati subito consapevoli di essere perfetti l’uno per l’altra. Lui ha talmente tanta spina dorsale… Confesso: è la prima volta che un uomo riesce a guidarmi. Ora penso: “Che bello avere un uomo che si prende cura di me”». D. Senta Gessica, in quest’ultimo anno di grandi cambiamenti lei ha voluto fare qualcosa anche a livello, come dire, fisico. Le va di parlarne anche se il discorso è delicato e, per lei, delicatissimo? R. «Sì, ma vorrei spiegare bene. Vede, finché si mostra il dolore… Ma appena sei in via di guarigione già cominci a stare sulle scatole a qualcuno o anche a più di qualcuno».

D. Dice sul serio? R. «Guardi, io sono una persona felice e non da oggi. E vedere gente che, diciamo, per molto meno è frustrata… Sa che le dico? Questo mi fa sentire una meraviglia». D. Chapeau. Torniamo a noi, le va? R. «Certo. Tempo fa mi è stato presentato il dottor Erik Geiger e con lui è scattato subito qualcosa, io ho avuto fiducia in lui e lui ha sposato subito la mia causa. Con lui inizierò a fare un lavoro “di fino”.

Per me tornare a fare degli interventi chirurgici è delicato dal punto di vista psicologico: comunque, ogni volta torno a provare del dolore a causa di un gesto compiuto da un’altra persona. In ogni caso, chiacchierando con Erik a un certo punto mi dice: “Visto che dobbiamo fare tutte queste cose, perché non ti rifai il seno?”. Io ho sempre avuto un bel seno, piuttosto prosperoso, come tante ragazze della mia età. Però, con quello che mi è successo, con tutte le cure, i farmaci, gli ormoni, i sali e scendi di peso, alla fine ho perso il mio seno.

Lo so che potrà sembrare un capriccio, so che verrebbe voglia di dirmi, “ma pensa al viso”, però quella è un’altra parte di me che, per un motivo o per un altro, avevo perso, è sempre un pezzo di me che ora ho ripreso da quei famosi miei 27 anni, da quel giorno in cui hanno provato a togliermi… E no, non ce l’hanno fatta. E poi…».

D. E poi? R. «E poi il dottor Geiger mi ha detto: “Gessica, stai tranquilla, faremo cose che ti porteranno sempre più lontano da quello che ti è successo”. Con lui, ora, finalmente mi sono sottoposta a un intervento chirurgico per mia volontà e non perché qualcun altro mi ha obbligata facendo un gesto estremo». D. Quando si guarda allo specchio oggi, affiancata, magari, non da uno, ma addirittura da due uomini fantastici, Filippo e il dottor Geiger, che cosa vede? R. «Oggi? Oggi quando mi guardo io mi piaccio, mi piaccio molto».



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