Gianni Brezza: chi era il marito di Loretta Goggi, età, carriera, vita privata, figli, morte



Gianni Brezza è stato un noto coreografo e primo ballerino Rai, il quale nel corso della sua carriera sembra aver lavorato con grandi artisti. E’ stato sposato con Loretta Goggi fino a quando non è venuto a mancare prematuramente. Ma cosa conosciamo di lui e della sua vita privata?



Gianni Brezza, chi è il marito di Loretta Goggi

Gianni, come abbiamo visto,  è stato un noto coreografo davvero molto eccezionale il quale è diventato famoso proprio per essere il primo ballerino negli spettacoli di varietà serali della RAI tra gli anni 60 e 70. Ad ogni modo, è stato anche il regista di importanti programmi televisivi che hanno avuto un successo davvero strepitoso. Di lui sappiamo che è nato in Istria e che la sua famiglia si è trasferita in Italia come esule a La Spezia Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale dopo essere scampati dall’orrore della persecuzione. È stato amante della vita di mare fin da bambino e per questo sarebbe entrato nella Marina Militare. Fu proprio durante il servizio che venne chiamato a prendere parte come comparsa per un film. Nello specifico è stato il regista Francesco de Roberti nel 1958 a sceglierlo per il film intitolato Ragazze della Marina. Ha lasciato così la carriera Militare si è trasferito poi a Roma dove ha cercato di lavorare proprio nel mondo cinematografico.

Carriera

Ha interpretato alcune piccole parti dei film ma poi ha iniziato a lavorare come ballerino anche grazie alla prestanza del suo fisico. Era molto alto di Bellavista, dal fisico Atletico, elegante ed è riuscito ad entrare nel corpo di ballo della RAI tanto da diventare il primo ballerino. Ha lavorato quindi tra gli anni 60 e 70 nei principali varietà come Canzonissima, Doppia Coppia, Ciao Rita, Milleluci e Studio Uno. Ha lavorato e danzato con tanti artisti di un certo calibro come ad esempio Rita Pavone con la quale ha avuto modo anche di recitare in due film. Poi intorno alla metà degli anni settanta ha abbandonato la professione di ballerina e si è dedicato all’attività di Skipper salvo poi tornare in Rai nel 1979 come coreografo. In quell’occasione ha guidato Loretta Goggi durante la trasmissione Fantastico.

La storia con Loretta Goggi, poi la morte

Il loro amore è durato oltre 30 anni ed è stato davvero molto intenso e forte capace di durare davvero in eterno. I due si sono conosciuti nel 1979 durante le riprese di Fantastico e ai tempi Gianni era sposato con un’altra donna e aveva avuto già tre figli. Tra i due pare che ci fosse una differenza d’età piuttosto importante ovvero circa 13 anni e questo è stato uno scandalo per l’epoca. Ad ogni modo, i due non si sono mai Curati delle critiche e dopo quasi una relazione di 30 anni si sono sposati il 26 aprile 2008. Purtroppo però il 5 aprile 2011 Gianni è morto dopo aver lottato contro una brutta malattia, ovvero un tumore al colon.

All’età di 15 anni, Loretta Goggi aveva già un talento speciale: la recitazione vocale. Infatti, il suo ruolo nella serie televisiva italiana Titti di cui fu protagonista con il regista Anton Giulio Majano le procurò fama internazionale e lanciò la sua carriera di doppiatrice.

Ma non si trattava solo di voci per Loretta: anche Gigi Proietti divenne famoso grazie alla sua interpretazione vocale di Sylvester che inseguiva Titti doppiato dalla stessa Loretta; Ornella Mutti fu un altro grande nome da ascoltare nei film muti doppiando Lola; i sulfurei tubicini di Lolite di Mita Medicis (che ad un certo punto furono doppiati ancora da Gigiana Proietti); i sospiri senza fiato di Silvia Dionisi….

“Vorrei fare la stessa cosa che sto facendo ora”, dichiara Loretta. “Tutto è importante, ma non è tutto ugualmente importante”. Mentre parla del suo percorso di carriera e di come trova conforto nel seguire un particolare schema che ha sempre funzionato per lei, riflette su come gli atleti diano alle persone tale ispirazione.

Questi potenti creativi sono qualcuno che non vince mai sulla base di un colpo da ko – vincono per punti o altri metodi coerenti invece di vincere in modo assoluto come alcuni pugili potrebbero essere in grado di fare con più facilità di altri. Sono un corridore di resistenza nel cuore: il che ha senso perché anche quando non vincono del tutto, i loro sforzi spesso si traducono in vittorie di lunga durata sui loro avversari e concorrenti, al contrario di rapidi alti seguiti da bassi profondi (ad esempio, la boxe professionale).



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