Kate Middleton è al centro della nuova strategia che il duca sta elaborando per reinventare il ruolo di principe del Galles



La voce che filtra dal suo staff è che il principe Carlo sia molto irritato, ma al figlio William, il futuro principe del Galles, quando lui salirà al trono con il nome di Carlo III, pare che non gliene freghi nulla. Il primogenito suo e di Lady Diana è al lavoro, probabilmente da tempo, per  reinventare una figura, quella del principe del Galles, che agli occhi dei sudditi è diventata obsoleta per come oggi è interpretata da Carlo.



E il disastroso tour nei Caraibi, dove i duchi di Cambridge hanno visto con i loro occhi che non basta sorridere e stringere mani perché la monarchia venga accettata e amata, ha accelerato l’elaborazione del piano. “Alla maniera dei Cambridge” è la definizione che a Corte si dà al programma.

William avrebbe in testa due punti in particolare: concentrarsi su poche ma più “vendibili” associazioni, che operano in ambiti come l’ambiente (tema in cui però il principe Carlo dà lezioni a tutti da 50 anni), la salute mentale e l’infanzia,  argomenti molto, molto cari al pubblico moderno, e mandare la moglie Kate in giro per il mondo da sola, al posto suo, a spargere il suo fascino e conquistare cuori in nome della Corona.

Un po’ come il Palazzo fece con Lady Diana, salvo poi accorgersi che la sua popolarità aveva di gran lunga offuscato quella del principe Carlo, che non sopportava il cono d’ombra in cui lo metteva l’allora moglie. Ma evidentemente William non ha i problemi di personalità del padre. Per quanto riguarda il primo punto, da corte trapela che il duca di Cambridge stia prendendo spunto più dal nonno, il principe Filippo, famoso per il fiero atteggiamento positivo in tutto ciò che faceva, e da Barack Obama, l’uomo della speranza e delle soluzioni quando era inquilino alla Casa Bianca, rispetto all’atteggiamento più filosofico e introspettivo del padre Carlo.

Più volte si è saputo da Palazzo di quanto sia stato presente il nonno Filippo negli anni cruciali, dopo la morte di Diana, nella vita del duca di Cambridge, con il quale condivideva anche la passione per la carriera militare (quella di Carlo è praticamente inesistente, malgrado le tante medaglie appuntante al petto). Non sorprende quindi più di tanto che il duca guardi a Filippo per trovare spunti e ispirazione per reinventare il titolo di principe del Galles “alla maniera dei Cambridge”.

E sempre a proposito del programma, William avrebbe anche intenzione di tagliare buona parte delle associazioni che oggi fanno capo alla figura del padre, ma essere molto più presente in quelle che sceglierà di mantenere; per questo motivo il piano prevede di licenziare almeno metà del personale che ora lavora per gli uffici di Carlo. William vorrebbe poi evitare il più possibile di partecipare a eventi e parlare dai palchi e optare invece per incontri a tu per tu con i membri e i rappresentanti delle associazioni; nel vademecum che è filtrato dal Palazzo si cita anche la volontà di finire più spesso in tv, visto l’appeal personale del figlio di Lady Diana.

Con William, dunque, ma in realtà già sta succedendo con Carlo, finirà di sicuro la leggendaria ritrosia di Sua Maestà a concedere interviste. È noto che Elisabetta II non ne ha praticamente mai data una. Per quanto riguarda il secondo punto, è chiaro ormai a tutti che l’ex commoner Kate Middleton avrà un ruolo ben più centrale di quello che ha ora Camilla di Cornovaglia e anche di quello che, in fondo, ha avuto lo stesso principe Filippo, sempre tre passi indietro, alle spalle della moglie Elisabetta II.

È da tempo ormai che il duca di Cambridge manda avanti Kate durante gli incontri ufficiali (in quelli dove il protocollo non è ferreo), mentre lui si trattiene un poco indietro. Ma William ha intenzione di fare ben di più: “usare” la bellezza e l’appeal della Middleton e inviarla da sola all’estero spesso e anche per le occasioni importanti, dandole visibilità, con la speranza di ricevere indietro grandi attenzioni e relativi consensi. Già succede che Sophie di Wessex e la principessa Anna viaggino da sole e rappresentino la famiglia reale in giro per il globo, ma, per quanto siano amate, la curiosità e le attenzioni che solleva la duchessa di Cambridge non hanno pari tra i membri della famiglia reale.

Ogni suo gesto, così come i suoi abiti e le sue acconciature, sono oggetto di dibattiti e lezioni. E le critiche contro Kate, da anni ormai, si contano sulle dita di una sola mano. È probabilmente per questo motivo che William vede nella moglie una sorta di “ancora di salvezza” e l’abbia messa al centro del progetto della sua prossima vita da principe ereditario. Qualcuno potrebbe rabbrividire e scandalizzarsi all’idea di questo piano di battaglia del duca di Cambridge, visto che Elisabetta II è ancora viva, anziana, ma vegeta. Ma è in questo modo che le famiglie reali sopravvivono e tramandano i loro discendenti. E nel caso dei Windsor è opportuno piantare i semi del futuro fin da ora, perché gli umori di certi Paesi del Commonwealth e i sondaggi di casa propria non sembrano più così favorevoli come negli anni passati.



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