Maxisbarco di migranti a Messina: a bordo del peschereccio 5 morti e 30 minori



Due imbarcazioni della Capitaneria di Porto sono arrivate a Messina venerdì mattina dopo aver soccorso un peschereccio al largo delle coste libiche. A bordo c’erano circa 500 migranti. A Messina ne sono sbarcati intorno al 179, oltre ai corpi di cinque persone morte in mare. I restanti migranti sono stati dirottati verso altre località. Almeno 30 minori non erano accompagnati a bordo dell’imbarcazione. Tutti sono stati da personale della polizia e della prefettura. I soccorritori si stanno occupando delle loro condizioni di salute e li stanno nutrendo.



I corpi trovati a bordo dell’imbarcazione sono di cinque uomini che non sono sopravvissuti al viaggio della speranza. Il questore Gabriella Ioppolo si è recata questa mattina al molo di Messina per incontrare i migranti e offrire loro sostegno nel loro dolore.

Una donna incinta e una vittima di ustioni si trovavano sull’imbarcazione soccorsa al largo delle coste libiche; sono state affidate alle cure dei medici e vengono costantemente monitorate. “Se non fossimo stati lì”, scrive Sea Watch su Twitter, “quale sarebbe stato il loro destino?”.

Il numero di migranti arrivati ​​a Lampedusa è aumentato drasticamente dalla mezzanotte. Poco fa sono sbarcate sull’isola delle Pelagie altre 111 persone. L’imbarcazione su cui viaggiavano (partita dalla città libica di Zuwara) è stata intercettata a 6 miglia dalla costa dalla motovedetta Cp319 della Guardia Costiera.



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