Omicidio Anzio, il killer si costituisce: è un 20enne. «L’ho colpito, sono stato io ad uccidere Leonardo»



Un ventenne ha confessato di aver ucciso Leonardo Muratovic, 25 anni, colpito a morte con un coltello a serramanico sabato sera davanti alla Bodeguita di Anzio. Il fratello maggiore, 22 anni, ha negato ogni coinvolgimento, ma entrambi i fratelli sono stati arrestati presso la stazione dei Carabinieri Gianicolense dopo essersi costituiti ieri sera.In breve, è necessario anche stabilire se solo uno dei fratelli sia responsabile o meno della violenza sessuale. Questo sarà accertato e verificato attraverso l’esame della versione del ventenne che dovrà essere verificato. Il fatto che non si è costituito ad Anzio, ma a Roma, non è casuale, anzi: È proprio il risultato di un’attenta pianificazione (e forse di paura) da parte sua, dovuto al timore di essere linciato da persone che potrebbero investire scoprirlo e iniziare a speculare.



È questo l’esito del violento scontro avvenuto ieri sera all’esterno della caserma, dove due buttafuori sono stati segnalati dai magistrati come persone interessate al caso dell’omicidio-suicidio del pugile Muratovic. Mentre la notizia si diffondeva rapidamente, i gruppi che partecipavano alla fiaccolata per commemorare Muratovic hanno cercato di dirigersi verso di essa, ma sono stati bloccati da autoblindo. La tensione era già stata esacerbata dalla decisione dei club – a seguito di un incontro tra i vertici militari e civili – di consegna tutte le attività sportive.

Non c’è ancora chiarezza sulle cause dell’aggressione. Le indagini finora condotte dal commissariato di Anzio e dalla Squadra Mobile di Roma avevano definitivamente accertato la presenza di frazioni tra i due gruppi che sabato si sono affrontati davanti a un bar. Una discussione apparentemente per futili motivi e poi degenerata nell’attacco mortale. Alla base c’erano vecchi rancori e conti in sospeso forse anche per motivi legati alla droga.

È stato un attacco brutale, il tipo di incidente che non doveva mai dovuto finire con un omicidio. Ora è successo. Un testimone che si è costituito nel fine settimana ha raccontato alla polizia di aver assistito alla lotta tra Leonardo e tre ragazzi di un gruppo rivale, durante la quale un ragazzo ha estratto un coltello a serramanico. “Dopo che Leo è caduto a terra, credo che abbia visto il suo migliore amico Matthias sdraiato accanto a lui”, ha detto un amico di nome Antonio Santos. “Si è tolto la maglietta e ha cercato di fermare l’emorragia”.



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