Riaan Naude, di professione cacciatore, era diventato famoso in tutto il Sudafrica per aver dichiarato di aver ucciso numerose prede durante le battute di caccia.
L’adorazione di Naude per la caccia ai grandi animali è confermata dalle numerose foto che ha postato sui social media, come quella pubblicata dall’ambientalista Julio Cesar Martinez, che lo ritrae accanto a un leone appena ucciso.
Quando arrivò la notizia della sua morte, si pensò che fosse avvenuta per un incidente di caccia o per l’attacco di un animale. I fatti, però, smentiscono questa teoria. In realtà, il cacciatore è stato trovato morto nel suo veicolo.
Secondo una prima ricostruzione effettuata da American Post News e World Animal News, la morte dell’uomo sarebbe stata causata da una ferita d’arma da fuoco ricevuta a distanza ravvicinata e non da un animale. Secondo il rapporto iniziale, l’uomo è stato colpito mentre percorreva la strada di Marken, a pochi chilometri da Mokopane, a due passi dal Parco Nazionale Kruger, durante una battuta di caccia. Dopo aver incontrato un guasto, due uomini si sarebbero fermati con un furgone bianco e gli avrebbero sparato, ponendo fine alla vita e alla carriera del più famoso cacciatore del Sudafrica.
Non ci sono certezze sulle ragioni di quella che è sembrata un’esecuzione. Tuttavia, il fatto che il racconto sia stato ampiamente condiviso sui social media ha provocato l’indignazione della comunità animalista. “Il cacciatore è stato cacciato”, è stato uno dei commenti più popolari sui social media, riferendosi al mestiere della vittima piuttosto che all’uomo stesso. Riaan Naude viveva a Phalaborwa, in Sudafrica. Aveva 55 anni. Pro Hunt Africa è uno dei suoi progetti. È un’organizzazione che lavora per promuovere la caccia.
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