Sapete chi è Elly Schlein candidata alle primarie del Partito democratico



Se Elly Schlein dovesse vincere le primarie del Partito democratico, che si terranno tra febbraio e marzo 2023, diventerebbe la prima donna segretaria del partito. Non solo, perché né Democratici di sinistra né Margherita, le due formazioni che diedero vita al Pd nel 2007, hanno mai avuto una donna segretaria (il termine al femminile è stato utilizzato dalla stessa Schlein).



E men che meno una donna si era mai avvicinata alla leadership di una delle due grandi formazioni politiche popolari, Partito comunista italiano e Democrazia cristiana, da cui nacquero, dopo varie vicissitudini, le formazioni che hanno dato vita all’attuale Partito democratico. Elly Schlein segretaria sarebbe quindi una rivoluzione e molti osservatori dicono che potrebbe essere lei l’anti Giorgia Meloni, la donna del centrosinistra contrapposta alla leader del centrodestra.

Ma è molto presto per dirlo. Schlein ha davanti a sé un percorso in salita: dovrà battere gli altri concorrenti alle primarie e cioè, per ora, l’ex ministra Paola De Micheli e, soprattutto, il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Sicuramente, però, il suo profilo è molto diverso da quello dei dirigenti del Pd che finora hanno governato il partito. Elena Ethan Schlein, per tutti Elly, è nata a Lugano, in Svizzera, ha 37 anni e ha una storia familiare particolare. Suo nonno materno era Agostino Viviani, ex partigiano e, dopo la Seconda guerra mondiale, stimato senatore del Partito socialista italiano.

Il nonno paterno lasciò Leopoli, città che oggi si trova in Ucraina, per andare negli Stati Uniti e fuggire così alle persecuzioni contro gli ebrei. Si chiamava in realtà Schleyen, il cognome venne cambiato da un funzionario dell’immigrazione, appena giunto in America. Suo figlio Melvin, il padre di Elly, è un politologo e accademico statunitense di origine ebraica che insegnava all’università di Lugano, mentre la madre, Maria Paola Viviani, è professoressa di Diritto pubblico comparato all’Università dell’Insubria. Elly ha un fratello, Benjamin, matematico, e una sorella, Susanna, primo consigliere diplomatico all’ambasciata italiana ad Atene, di recente sopravvissuta a un attentato in Grecia in cui è stata data alle fiamme la sua auto.

Proprio per questo anche la stessa deputata è stata messa sotto vigilanza a scopo precauzionale. Elly Schlein arrivò in Italia a 19 anni per studiare Giurisprudenza a Bologna, ma nel 2008 si trasferì negli Stati Uniti e partecipò come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama per la presidenza degli Stati Uniti. Nel 2013, tornata in Italia, divenne la figura più riconoscibile di Occupy PD, un movimento formato da giovani attivisti e attiviste del partito che si opponevano all’eventualità di un governo di «larghe intese» con il centrodestra.

Schlein si fece notare al punto che riuscì a entrare nella direzione nazionale del Pd e poi a candidarsi alle Europee: nel maggio del 2014 ottenne 53 mila preferenze, tantissime per una 29enne semisconosciuta e che non faceva parte dell’apparato del partito. Nel 2015 uscì dal Partito democratico in polemica con la svolta imposta da Matteo Renzi: si unì a Possibile, il partito di sinistra fondato da Pippo Civati, da cui però si allontanò progressivamente.

Non si ricandidò alle europee e iniziò invece a lavorare alla lista con cui si sarebbe presentata alle elezioni regionali in Emilia- Romagna, Coraggiosa, che ottenne il 3,77 per cento del totale. Schlein risultò la candidata col consenso personale più alto e Stefano Bonaccini, che vinse confermandosi per il secondo mandato consecutivo, la nominò vicepresidente affidandole la delega al Welfare e alle Politiche per il clima. Alle politiche dello scorso settembre si è candidata alla Camera dei deputati come indipendente nelle liste del Pd e, una volta eletta, si è poi dimessa da vicepresidente della Regione.

Elly Schlein è da sempre impegnata nelle battaglie sui diritti: migranti, parità di genere, disoccupazione giovanile, diritti delle minoranze e delle persone Lgbt. Lei stessa, nel 2020, ospite a L’Assedio, programma Tv di Daria Bignardi, ha fatto coming out. In quell’occasione disse: «Ho avuto molte relazioni in passato. Ho amato molti uomini, ho amato molte donne. In questo momento sto con una ragazza e sono felice. Finché mi sopporta».



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