Ieri sera si è spento a Milano, all’età di 65 anni, Mauro Sabbione dei Matia Bazar. Le cause del decesso non sono ancora note. Si era sposato nel luglio 2015 a Stromboli, con l’attore Leon James Sansous come testimone di nozze. Come finale della cerimonia, Sansous ha presentato agli ospiti uno spettacolo circense. Il mondo della musica è in lutto per la perdita di Sabbione.
Biografia
Sabbione, nato a Genova il 17 aprile 1957 e diplomato al Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, è stato il tastierista dei Matia Bazar dall’aprile 1981 all’aprile 1984. La sua ultima esibizione con la band è stata al Piper di Roma il 16 aprile 1984.
Sabbione ha partecipato alla realizzazione di El diablo, Live on Line e Insidia. Ha collaborato con numerosi gruppi italiani, tra cui Modà, Diaframma, Violet Eves, Diskanto, Stellerranti, Garbo, Belzer e Mirage, come arrangiatore e produttore.
Nel 2003 Valerio Peretti di Striscia la notizia ha pubblicato un nuovo CD intitolato Gramsci Bar, premiato al Mei di Faenza e distribuito da Edel. Segue un lungo tour con molti ospiti speciali. Nel corso degli anni le produzioni multimediali sono aumentate e hanno incluso composizioni per due DVD intitolati Rivelazione e Utopia, che facevano parte delle tournée omonime con Leo Bassi. Durante questi tour, ho partecipato anche come attore e direttore di scena.
I Matia Bazar sono un gruppo rock italiano che fa parte della scena musicale italiana dalla fine degli anni Settanta. Formatasi a Torino, la band è diventata uno dei gruppi di maggior successo e influenza del Paese, raggiungendo un notevole livello di longevità. La loro musica è caratterizzata da una miscela di stili diversi, tra cui rock, pop, progressive e new wave. Hanno pubblicato oltre venti album in studio e le loro canzoni sono state coverizzate da molti altri artisti. Hanno anche avuto un impatto significativo sulla scena musicale italiana, avendo vinto numerosi premi ed esibendosi ampiamente in tutto il Paese. In questo articolo si approfondisce la storia dei Matia Bazar, la loro musica e il loro impatto sulla cultura musicale italiana.
Introduzione ai Matia Bazar
I Matia Bazar sono un gruppo rock italiano che fa parte della scena musicale italiana dalla fine degli anni Settanta. Formatasi a Torino, la band è diventata uno dei gruppi di maggior successo e influenza del Paese, raggiungendo un notevole livello di longevità. La loro musica è caratterizzata da una miscela di stili diversi, tra cui rock, pop, progressive e new wave. Hanno pubblicato oltre venti album in studio e le loro canzoni sono state coverizzate da molti altri artisti. Hanno inoltre avuto un impatto significativo sulla scena musicale italiana, vincendo numerosi premi e tenendo concerti in tutto il Paese. Il loro nome è un riferimento all’omonimo negozio che era la sala prove della band durante i primi anni. Per gran parte della sua storia, il gruppo è stato composto da due coppie di fratelli, diventando così un quartetto: i fratelli Corli e Ronconi e i fratelli De Wael e Bocciardi.
Formazione e primi anni
Sia i fratelli Corli, Stefano e Massimo, sia i fratelli Ronconi, Paolo e Luca, sono nati a Torino e si sono appassionati alla musica fin da piccoli. Luca ha poi dichiarato di aver capito di voler fare il musicista a soli quattro anni. I fratelli De Wael, Olivier e Marc, sono nati in Belgio e i fratelli Bocciardi, Luca e Fabrizio, sono nati in Italia, anche se tutti hanno vissuto in Belgio per un periodo negli anni Settanta. All’inizio il gruppo suonava nei bar e nei club, aumentando gradualmente il proprio riconoscimento e la propria base di fan. All’epoca erano conosciuti come “uno dei gruppi più promettenti della scena rock italiana”. In questo periodo iniziano anche a registrare le loro prime canzoni, di stampo pop-rock.
Stile musicale e influenze
Nel corso degli anni, il gruppo ha iniziato a sperimentare e incorporare nella propria musica una varietà di stili e influenze diverse, come il rock progressivo, il jazz, la new wave e il pop. Mentre questa ampia gamma di generi è evidente nei loro album, i loro concerti dal vivo sono spesso caratterizzati da una scaletta più mirata. In passato, il gruppo ha eseguito brani classici, tra cui “O sole mio” e “Nessun dorma” dall’opera Turandot di Puccini. Questo dimostra l’apprezzamento del gruppo per diversi tipi di musica e la volontà di sperimentare. I Matia Bazar rendono omaggio alle loro influenze musicali anche con cover di brani di altri artisti. Il gruppo ha coverizzato brani dei Pink Floyd, degli Who, dei Beatles e dei Rolling Stones, tra gli altri.
Successo e riconoscimento internazionale
Il primo album dei Matia Bazar, “Arrivederci”, è stato pubblicato nel 1981 ed è stato un successo immediato in Italia, con il singolo “Arrivederci” che ha raggiunto il primo posto nella classifica italiana. Tre dei primi cinque album del gruppo sono diventati disco di platino, rendendoli una delle band di maggior successo commerciale del Paese. Nel 1986 esce il loro primo album internazionale, “Bi-Bi-Si”, che riceve il plauso della critica e il successo commerciale in Europa e altrove. Nello stesso anno il gruppo si esibisce al Festivalbar, un festival musicale italiano organizzato dall’Unione Sindacale di Tipografia (STET) e dall’Unione dei Fonografici (UNFI). Il festival si tiene annualmente ed è il più grande evento del suo genere nel Paese, coinvolgendo la maggior parte dei principali artisti musicali italiani. Si è trattato di un risultato importante per la band, che ha contribuito a consolidare la loro reputazione in Italia e a livello internazionale. La loro musica è stata riconosciuta anche dal pubblico italiano, che ha assegnato loro numerosi premi, tra cui sette Premi Italiano LP e il premio speciale Premia Discos.
Album e progetti musicali successivi
Negli anni successivi, i Matia Bazar hanno continuato a pubblicare album di successo e a ricevere riconoscimenti internazionali. Nel 1994, ad esempio, il gruppo è stato invitato a esibirsi al Rock in Rio Festival di Rio de Janeiro, in Brasile. L’anno successivo pubblicano “Matia Bazar Live”, che consiste in registrazioni di concerti a Milano, Genova e Londra. Nel 1996 la band collabora con il cantautore italiano Francesco Guccini per realizzare l’album “Guccini Bazar”, descritto come una “strana coppia musicale”. Nello stesso anno esce anche “Forever”, composto da versioni rielaborate delle loro canzoni precedenti. Negli anni 2000 il gruppo ha continuato a pubblicare nuova musica, tra cui “Nuovi obiettivi”, “Volare” e “L’orchestra del silenzio”.
Impatto culturale e riconoscimenti
Nel corso della loro fortunata carriera, i Matia Bazar hanno ottenuto riconoscimenti e influenzato la cultura musicale italiana in diversi modi. Sono una delle rock band italiane di maggior successo, avendo venduto oltre 15 milioni di dischi. Inoltre, la loro vasta discografia li ha resi uno degli artisti musicali italiani più venduti di tutti i tempi. La loro musica è stata descritta come “senza tempo” e “bellissima”, rendendola una delle preferite dai fan della musica italiana. Oltre al successo commerciale, il gruppo ha avuto anche un grande impatto culturale. Le loro canzoni sono spesso trasmesse alla radio, il che ha contribuito a far conoscere la loro musica a un pubblico più vasto. Sono noti anche per i loro concerti dal vivo, che hanno tenuto per molti anni in tutto il Paese. Inoltre, i membri della band hanno anche pubblicato diversi libri, che hanno avuto successo tra i lettori italiani.
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