Se la violenza di genere colpisce anche le adolescenti la colpa è soprattutto degli adulti



Questo articolo in breve

Un litigio per motivi di gelosia ha portato un adolescente a colpire con un fendente al volto una dodicenne a Napoli, in Italia, secondo quanto riferito sia dalla ragazza che dall’avvocato del suo aggressore. È difficile rimanere indifferenti a questa notizia. Ci sembra inconcepibile che due giovani, appena adolescenti, siano coinvolti in una simile violazione di genere. Poiché crediamo che la violenza esista al di fuori della società, che sia solo un’eccezione, ci illudiamo che sia qualcosa che non esiste. Incapsulando i bambini e i giovani in una bolla, li facciamo sembrare come se non facessero parte del mondo reale e non fossero quindi influenzati dalle sue distorsioni.



L’adolescenza è un periodo in cui una persona è più suscettibile di essere influenzata dalla cultura del possesso, che può portare a commettere violenza a qualsiasi età. Non è la quantità di anni vissuti a influenzare il fatto che si commetta o meno violenza, ma piuttosto la nostra cultura del possesso, alla quale tutti apparteniamo. Nel suo libro Psicosociologia della mascolinità (Laterza, 2013), la psicologa sociale Chiara Volpato descrive come gli adolescenti tendano a costruire la mascolinità e la femminilità conformandosi alle norme sociali. A differenza delle loro coetanee, che esprimono la femminilità principalmente attraverso l’aspetto e il corpo, i maschi si sentono obbligati a dimostrare la loro mascolinità attraverso le azioni. La gelosia e il possesso sono fondamentali per la definizione di mascolinità, e sono pubblicizzati come qualità relazionali desiderabili, soprattutto durante l’adolescenza, quando gli eccessi sono comuni.

Cento ragazze di età compresa tra i 13 e i 16 anni sono state intervistate nell’ambito di uno studio della Commissione europea sulla violenza di genere. In base a questo studio è emerso un certo grado di attrazione per i coetanei con atteggiamenti violenti, soprattutto nelle storie d’amore brevi. Poiché questi comportamenti sono abitualmente rappresentati come espressioni d’amore nella cultura di massa, è particolarmente difficile per un adolescente sganciarsi dagli ideali romantici di possesso, soprattutto se è già sensibile all’emotività. Secondo un’indagine di Save the Children, il 48% delle giovani donne è stato offeso o umiliato a causa di contenuti online che giustificano la violenza contro le donne, e il 41% di loro ha vissuto la stessa esperienza. La ricerca indica un rischio crescente di violenza tra ragazze.



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