Addio ad Alan Arkin: il mondo del cinema piange la scomparsa di un grande attore



Lascia un vuoto irriempibile a 89 anni

Una triste notizia ha colpito il mondo del cinema e del teatro: l’indimenticabile attore si è spento all’età di 89 anni. Il suo volto e il suo nome sono diventati iconici, e nel 2007 ha ottenuto il prestigioso premio Oscar come riconoscimento al suo ennesimo ruolo di successo nel film “Little Miss Sunshine”. Sono stati i figli Adam, Matthew e Anthony a comunicare la dolorosa notizia attraverso un comunicato ufficiale inviato alla rivista Variety.



Alan Arkin, uno dei talenti più straordinari del nostro tempo, ci lascia a 89 anni. I suoi figli hanno dichiarato: “Nostro padre era un talento e una forza della natura, un artista e un uomo. Era un marito adorato, un padre eccezionale e un meraviglioso nonno. Lo abbiamo amato profondamente e la sua mancanza sarà incolmabile”. Nato nel 1934 da una famiglia ebrea con origini ucraine, russe e tedesche, Alan è cresciuto in un ambiente sempre pervaso di creatività e arte. I suoi genitori, David I. Arkin, scrittore e pittore, e Beatrice Wortis, insegnante, decisero di trasferirsi a Los Angeles quando il giovane Alan aveva solo 11 anni.

Alan Arkin, uno dei talenti più straordinari del nostro tempo, ci lascia a 89 anni. I suoi figli hanno dichiarato: “Nostro padre era un talento e una forza della natura, un artista e un uomo.”

Fu proprio nella città degli angeli che il talento del giovane Alan venne valorizzato. Suo padre, infatti, lavorava come scenografo per i più prestigiosi studi cinematografici di Hollywood, e fu grazie a lui che Alan sviluppò la passione per la recitazione. Studiò con dedizione e ottenne il suo diploma presso il Bennington College. Fece il suo debutto teatrale con la compagnia The Second City.

Ma la carriera di Alan non si limitò solo al palcoscenico teatrale: ben presto iniziò a calcare anche i set cinematografici. Il suo esordio avvenne negli anni ’60, nel 1966, con il film “Arrivano i russi, arrivano i russi” di Norman Jewison, accanto a Carl Reiner ed Eva Marie Saint. Da lì iniziò un percorso di successi: nel 1967 interpretò “Sette volte donna” di Vittorio De Sica e “Gli occhi della notte” di Terence Young, seguiti nel 1968 da “L’infallibile ispettore Clouseau” di Bud Yorkin.

La sua carriera continuò a crescere con film come “L’urlo del silenzio” (1968) di Robert Ellis Miller, “Papà… abbaia piano!” (1969) di Arthur Hiller, “Comma 22” (1970) di Mike Nichols, “Amiamoci così, belle signore” (1972) di Gene Saks, “Pazzo pazzo West” (1975) di Howard Zieff, “Sherlock Holmes: soluzione settepercento” (1976) di Herbert Ross, solo per citarne alcuni dei suoi numerosi successi. Alan Arkin non poteva mancare nemmeno in televisione, con l’esordio negli anni ’80 nella serie “A cuore aperto” e la partecipazione come guest star in “Will & Grace” nel ruolo del padre di Grace Adler.

Con la sua scomparsa, il mondo del cinema perde una delle sue più grandi icone, un attore versatile e talentuoso che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore degli spettatori. Alan Arkin resterà sempre nel ricordo come un genio della recitazione, un uomo che ha regalato emozioni e spettacoli indimenticabili.



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