Chi è Adil Harrati, il presunto killer: i dettagli del caso dell’infermiera uccisa a Roma



L’identità di Adil Harrati

Adil Harrati è stato identificato come il principale sospettato dell’omicidio brutale dell’infermiera Rossella Nappini a Roma. La vittima è stata atterrata da venti coltellate nell’androne del palazzo della madre. Questo terribile crimine ha scosso la comunità romana e ha sollevato numerose domande sulla vita di Harrati.



Un passato da operaio edile

Il 45enne marocchino si è trasferito a Roma circa dieci anni fa e ha principalmente lavorato come operaio edile. Tuttavia, è stato coinvolto anche nel commercio nei mercatini rionali. La sua presenza in città è stata documentata attraverso un permesso di soggiorno valido in Italia.

Una relazione triste e unica

Harrati e Nappini si sono incontrati nell’aprile scorso a casa della madre dell’infermiera. Lo stesso Harrati era impegnato in lavori di ristrutturazione presso l’edificio. I due hanno intrapreso una relazione sentimentale che poi è stata interrotta da Rossella. Tuttavia, sembra che i due rimanessero in contatto nel corso del tempo. Al momento rimane un mistero cosa Harrati stesse facendo a casa della madre dell’infermiera il giorno dell’omicidio. Le testimonianze del quartiere indicano che i due si sono visti spesso nella zona di via Allievo.

L’arresto e gli accertamenti legali

Circa otto ore dopo l’omicidio, Harrati è stato catturato dalla Squadra Mobile di Roma nel suo appartamento, situato nella zona di Torrevecchia, dove vive con altri connazionali. Al momento, gli inquirenti stanno verificando la validità del suo permesso di soggiorno e della sua residenza. Durante la perquisizione, gli agenti hanno cercato indizi che lo collegassero all’omicidio, come abiti sporchi, cellulari e l’arma del delitto che al momento non è stata trovata.

Un carattere irascibile e precedenti penali

Coloro che conoscono Harrati lo descrivono come un appassionato di calcio ma anche come una persona dal carattere irascibile. È emerso che l’uomo ha un precedente penale per una rapina in un supermercato. Di conseguenza, è probabile che affronti un’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Gli inquirenti stanno considerando le testimonianze dei presenti e le registrazioni delle telecamere di sicurezza nella zona per ricostruire la dinamica del crimine.



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