Madre induce il figlio a salutare il padre con un video, successivamente lo uccide e si suicida: custodia a rischio



Savannah Kriger, 32 anni, di San Antonio, Texas, è stata la triste protagonista di un tragico evento che ha scosso la comunità. Durante una fase tumultuosa di divorzio dal marito, Kriger ha compiuto atti di violenta distruzione contro le memorie del loro matrimonio prima di compiere l’irreparabile.



La sequenza degli eventi ha avuto inizio il 18 marzo, quando Kriger, dopo aver terminato il proprio turno di lavoro, si è diretta alla residenza dell’ex marito. Qui, ha danneggiato vestiti, mobili e oggetti personali, per poi lasciare l’abitazione. La coppia era in attesa di una udienza di custodia per il loro figlio, Kaiden, prevista proprio quel giorno.

In seguito, Kriger ha raccolto il figlio dall’asilo e, in un momento di estrema tensione, ha effettuato una chiamata via FaceTime al marito con parole minacciose: “Non hai nulla per cui tornare a casa ora. Non hai davvero nulla… e non avrai più nulla a fine giornata.” Queste parole hanno immediatamente allarmato l’uomo.

Più tardi, nel pomeriggio, si è recata al Tom Slick Park, un’area verde di San Antonio. Qui ha registrato un video, nel quale ha forzato il piccolo Kaiden a salutare il padre davanti alla telecamera del suo smartphone, un gesto che le autorità hanno descritto come particolarmente straziante.

Le autorità hanno scoperto i corpi di madre e figlio solo 19 ore dopo, entrambi con ferite da arma da fuoco, in un canale di scolo del parco. L’investigazione ha suggerito che il motivo dietro questa drammatica conclusione potrebbe essere stato il timore di Kriger di perdere la custodia del figlio.

Lo sceriffo della contea di Bexar, Javier Salazar, ha riportato che al momento dell’intervento dei soccorritori, furono trovati abiti da sposa e foto matrimoniali di Kriger, crivellate di proiettili, a simboleggiare la rottura definitiva di un legame un tempo sacro.

Questo caso ha riacceso il dibattito sulla salute mentale e la gestione dello stress nei contesti di separazione e custodia coniugale, evidenziando la necessità di risorse e supporto più efficaci per le famiglie in crisi.



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