Chi è Emma D’Aquino? Età, marito, fidanzato, compagno e figli



Emma D’Aquino è una nota giornalista e conduttrice televisiva italiana, nata il 18 luglio 1966 a Catania.



Emma D’Aquino ha 56 anni. La giornalista non è sposata e i dettagli della sua vita privata non sono di dominio pubblico. In una recente intervista ha dichiarato di avere una relazione, ma non si conosce l’identità dell’altra persona. Dagospia aveva ipotizzato che il suo partner fosse il collega Alberto Matano, ma Emma ha smentito, dichiarando: “Non sono fidanzata con Alberto Matano come molti credono! Siamo stati ospiti in televisione insieme e abbiamo condiviso l’ufficio per anni, ma siamo solo amici”.

La carriera

Emma D’Aquino ha iniziato il suo percorso professionale facendo la gavetta nelle emittenti locali e nelle radio, fino a conquistare un posto di rilievo a Porta a Porta, condotto da Bruno Vespa, nel 1996. Qui, Emma ha potuto prendere la guida dei servizi giornalistici più significativi, come l’attacco alle Torri Gemelle di New York nel 2001. Nel 2003 è passata alla redazione del TG1.

Nel 2015 la giornalista ha partecipato a due programmi di intrattenimento su Rai 1 e, nel 2016, è stata abbinata al collega Alberto Matano per partecipare a Ballando con le stelle come opinionista. Nel 2020 è tornata a Sanremo come co-conduttrice e nel 2021 è stata concorrente di una delle puntate di Soliti Ignoti. Il 20 ottobre 2022 inizierà la sua nuova esperienza professionale come conduttrice di Amore Criminale su Rai 3. In questo programma racconterà i fatti di cronaca e di costume che si sono verificati nel corso degli anni. In questo programma racconterà ogni settimana le storie delle donne vittime di femminicidio attraverso ricostruzioni sceniche e video originali.

Libro

La D’Aquino si è cimentata anche nella scrittura. Nel 2019 uscirà il suo libro “Un altro giro di chiave. Nino Marano. Una vita tra le sbarre”, è stato pubblicato. Il libro racconta la vita di Antonino Marano, più comunemente conosciuto come u vecchio e il killer delle carceri, che è stato il detenuto più longevo d’Italia per crimini commessi in carcere.



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