Elena Sofia Ricci Biografia



È un’attrice poliedrica, rinomata per i suoi ruoli comici che fondono la sua bellezza fisica con uno spirito spensierato. Anche le sue performance sul palcoscenico sono state ben accolte, con i suoi personaggi potenti e coinvolgenti che affascinano il pubblico.



Un debutto di successo

Fin da piccola, Elena Sofia Ricci è stata circondata dal mondo dello spettacolo grazie all’attività dei suoi genitori. Nel 1983, all’età di 21 anni, debutta nel film Zero in Condotta. Successivamente ha interpretato il ruolo della moglie di un banchiere in Impiegati di Pupi Avati. Partecipa anche a Una domenica sì (1986) e a diverse serie televisive e film.
Il 1987 è un anno ricco di ruoli: recita accanto a Carlo Verdone in Io e mia sorella, poi accanto a Ornella Muti in Sposi e in Ultimo minuto di Pupi Avati, un film realistico italiano sul mondo del calcio.

Talento comico

Dopo alcuni film di poco conto (Burro e L’assassina), gli anni Novanta segnano l’inizio del riconoscimento dell’attrice come comica provetta. Le sue eccellenti performance in Ne parliamo lunedì (1990), Ma non per sempre (1990), Non chiamarmi Omar (1992) e E quando lei morì fu lutto nazionale (1993) hanno messo in luce il suo talento comico, sempre naturale e spontaneo. Inoltre, non si è sottratta a ruoli più drammatici, come in In nome del popolo sovrano (1990) di Luigi Magni e Persone perbene (1992) di Francesco Laudadio.

Complimenti al popolare programma televisivo!

Il suo inconfondibile accento toscano e il suo talento per i tempi comici l’hanno portata a interpretare numerosi ruoli in commedie come Anime fiammeggianti (1994) di Davide Ferrario, Tra noi due tutto è finito (1994) di Furio Angiolella, Mister Dog (1995) di Gianpaolo Tescari, Donna di piacere (1998) ed Esercizi di stile (1996). La sua interpretazione di spicco è stata quella di una donna seducente e arguta in Stefano Quantestorie (1993) di Maurizio Nichetti, una rivisitazione in chiave umoristica dei passi falsi della vita. Ha raggiunto un pubblico più ampio anche con la popolare serie Caro maestro, in cui interpreta la fidanzata dell’insegnante Marco Columbro. La sua recitazione versatile, a volte scherzosa, conquista i telespettatori; in questo periodo ha molti ingaggi (film per la TV come Il segno del comando, Un otage de trop, L’aquila della notte, Clarissa, Mio figlio ha 70 anni e Jesus biblico di Roger Young, oltre a miniserie come Vendetta, Radetzkymarsch, La forza dell’amore e Squadra mobile scomparsi).

Il teatro e il suo impatto sul successo dei Cesaroni è notevole.

Nel 2001, Claudio Bigagli ha realizzato Commedia sexy e Carlo Vanzina ha pubblicato Come si fa un Martini e Il pranzo della domenica. Tuttavia, è stata la televisione a darle l’opportunità di conquistare l’ammirazione di milioni di telespettatori con la serie Pride, dove interpretava una donna appassionata in un amore impossibile. Successivamente, si è allontanata dal cinema per dedicarsi alla televisione e al teatro. Sul palcoscenico ha dimostrato la sua versatilità recitando in tragedie, classici e commedie leggere. In questo periodo partecipa anche alle fiction televisive Caravaggio e Tutti i rumori del mondo e alla seguitissima serie I Cesaroni, giunta alla terza stagione.

La sua carriera è proseguita con la miniserie televisiva Amiche mie (2008), adattamento italiano del telefilm americano Sex and the City, con un cast tutto al femminile. È poi tornata sul grande schermo con la commedia Ex (2009), dove ha interpretato la moglie di Claudio Bisio, un personaggio del complesso film di Fausto Brizzi. Nel 2010 ha fatto parte del cast di Genitori e figli: agitare bene prima dell’uso di Giovanni Veronesi e ha partecipato al dramma familiare Mine Vaganti, diretto da Ferzan Ozpetek.



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