Elisa Isoardi ricomincia dai suoi 40 anni



Non parliamo di traguardi, né di critiche da evitare ad alta velocità. Per Elisa Isoardi, i primi 40 anni, compiuti il 27 dicembre, rappresentano un passo in avanti. “È come se avessi fatto un salto e mi trovassi in un punto più alto, da cui posso vedere bene la vita che ho vissuto finora. È una posizione privilegiata che mi permette di guardare avanti. Per crescere, migliorare e continuare il mio cammino con slancio, senza fermarmi”. L’ha presa bene! C’è gente che arriva ai “anta” e va in crisi. “È un’età importante e ammetto che vedere quel quattro mi fa un certo effetto. Ma se mi proponessero di tornare indietro, magari a vent’anni, direi senza esitazioni “no, grazie””.

Sicura? “Sicura! A vent’anni ero piena di sogni e ambizioni, mi buttavo in cose in cui credevo con entusiasmo e una certa incoscienza. Volevo essere qualcosa che non potevo essere, perché ero troppo giovane e inesperta. Ero arrivata a Roma dalle montagne piemontesi alla conquista di qualcosa che nemmeno sapevo.

Ora ho capito che la grande conquista che ho fatto in questi anni sono stata io”. Spiegati meglio. “Oggi sento di avere più consapevolezza, più solidità e, grazie all’esperienza maturata nel lavoro, penso di avere acquisito credibilità. Fare TV è importante essere in grado di stabilire fiducia e empatia con il pubblico e con chi si racconta, qualità che ho sviluppato negli anni e che oggi esprimo più che mai. Nel mio programma “Vorrei dirti che” la domenica pomeriggio su Raidue, mi confronto con i sentimenti delle persone, entro nelle loro case e nella loro intimità. Devo essere il più rispettosa possibile, delicata e imparziale, mai giudicante. Sono felice che questa sfida professionale sia capitata in questa fase della mia vita. Voglio dare valore all’età che ho, che mi impone ancora più responsabilità e rispetto, verso me stessa e gli altri”.

Raccontaci come hai festeggiato? “Sono andata in un albergo di Roma dove di solito faccio i massaggi, ed ho avuto un graditissimo soprassalto quando ho visto che era stato organizzato una festa per me con torta, palloncini ed amore dei miei amici: un regalo indimenticabile! Ho trascorso tutta la mia infanzia senza festeggiare il compleanno perché i miei amici non erano lì con me, essendo nata a cavallo tra Natale e Capodanno. Tuttavia, un ricordo che ancora mi accompagna è quello della torta alle mele con amaretti preparata dalla mamma e dalla nonna. E quella con la tua famiglia, come è andata? “Con loro ho trascorso il Natale ed è stato davvero magnifico.



Siamo stati tutti insieme, mamma, papà, mio fratello e i suoi figli. Il fatto di essere tutti lì, seduti a tavola nella pace e serenità, mi ha commossa. Per quanto riguarda l’amore, sono single e non voglio forzarne l’esistenza. Ora sono felice e realizzata con il mio lavoro, dopo un paio di anni di stop, e questo è il mio vero equilibrio. Se però dovessi incontrare una persona speciale capace di farmi battere il cuore allora forse potrei abbandonare la mia condizione di single.”

“Pensi mai a un figlio? Molte volte, a questa età, mi sono sentita porre questa domanda. Credo che un figlio non debba essere concepito per soddisfare egoisticamente il proprio desiderio, ma piuttosto che ci sia dietro una scelta di amore e di prospettiva di famiglia. Dare alla luce un figlio è un atto di altruismo e dobbiamo essere in grado di diamogli sicurezza e stabilità. La stabilità che solo due persone innamorate possono garantire.

Può darsi che sia la mia età a rendermi così saggia! Certo, lavoro su me stessa, mi piace esplorare le mie esperienze, gli errori e i traguardi raggiunti, con l’obiettivo di crescere e affrontare le sfide della vita. Ho ricevuto l’aiuto di una psicologa, anni fa, ma adesso mi sento pronta ad analizzarmi senza aver bisogno di aiuto esterno.

Non mi rimprovero nulla in particolare, poiché anche una vita vissuta con passione comporta inevitabilmente alcuni errori. L’importante è imparare dai propri sbagli e usarli come trampolini per andare avanti. Una cosa che ho imparato, sbagliando, è di agire con meno fretta, parlare meno in modo impulsivo e prendere più tempo per comprendere me stessa e gli altri.

Se un uomo vuole conquistarmi deve mostrarmi che è intelligente e che rispetta il mio essere donna. Sono una donna genuina, generosa, forte e molto indipendente. Mi piace essere indipendente e non dipendere da nessuno. Se questo significa essere una donna difficile, allora sono difficilissima”.



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