Controcopertina

Emanuele Bonafede e Lorenza Ninfa Lanceri chi sono i fedelissimi di Matteo Messina Denaro?



I coniugi sono stati incarcerati per aver fornito assistenza e aiuto nell’evasione di una sentenza del tribunale, ulteriormente aggravata dall’associazione criminale organizzata.



I Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani hanno arrestato due persone fedeli all’ex latitante Matteo Messina Denaro. Emanuele Bonafede, nipote del boss di Campobello di Mazara Leonardo Bonafede, e sua moglie, Lorena Ninfa Lanceri, sono stati arrestati per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravata dal metodo mafioso. Dalle indagini, coordinate dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Piero Padova e Gianluca De Leo, è emerso che la Lanceri aveva una stretta relazione con Messina Denaro, che si faceva chiamare “Diletta” per proteggerne l’identità.

C’è un legame tra Messina Denaro e “Diletta”.

L’arresto di Bonafede e Lanceri è stato facilitato da una fotografia scattata nella loro casa, che mostrava Messina Denaro mentre fumava un sigaro e beveva cognac. Sebbene il suo volto non fosse presente nello scatto, gli investigatori sono riusciti comunque a identificarlo. Inoltre, un paziente che ha fatto la chemioterapia alla Maddalena di Palermo con Messina Denaro ha fornito una testimonianza che ha aiutato gli investigatori a collegarlo a “Diletta”. Messina Denaro ha abbassato la guardia e ha parlato con la paziente della sua relazione con Lanceri, senza mai rivelare il suo vero nome, e le ha inviato messaggi vocali. Queste registrazioni hanno spinto i Carabinieri a condurre un’analisi del cellulare, che ha permesso di identificare Diletta e il suo legame con il latitante.

I messaggi inviati da Messina Denaro alla sorella Rosalia rendono ancora più chiaro il legame tra il boss e Lanceri. Il gip scrive che non vi sono dubbi sul ruolo critico della donna nel fornire al latitante supporto emotivo e relazionale, oltre che logistico e di assistenza.

L’iterazione di Bonafede e Lanceri è disponibile.

Dopo l’arresto di Messina Denaro, avvenuto il 16 gennaio, Bonafede e Lanceri hanno riferito ai Carabinieri di aver visto Messina Denaro in televisione, che hanno identificato come la stessa persona che un familiare aveva presentato loro come Francesco Salsi, medico in pensione. Questa versione dei fatti è stata messa in discussione dai filmati ripresi da una telecamera di sorveglianza situata nei pressi dell’abitazione della coppia a Campobello di Mazara. Il filmato ha rivelato che tra il 7 gennaio e il giorno precedente l’arresto, Messina Denaro si era regolarmente recato a casa della coppia per pranzare e cenare, trattenendosi anche per più ore. Inoltre, il suo veicolo, un’Alfa Romeo Giulietta, è stato visto spesso nelle vicinanze dell’abitazione di Bonafede e Lanceri.

Il provvedimento cautelare del Gip ha rilevato che l’ospitalità offerta a un ignoto medico in pensione comportava un notevole onere economico per una famiglia non particolarmente agiata, rendendo irrealistico aspettarsi che si facesse carico dell’intero mantenimento. Inoltre, i video dimostrano che Bonafede e Lanceri sono usciti di casa prima di Messina Denaro per assicurarsi dell’assenza delle forze dell’ordine e consentire al boss di allontanarsi dall’abitazione in tutta sicurezza.



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