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Gloria Guida Biografia (Marito e Figli)



La mia generazione era innamorata di Gloria Guida, il sogno biondo del nostro tempo. Mi sono sentita in dovere di rendere omaggio al mio primo amore di studentessa, e così mi sono messa a scrivere del suo cinema. Se Edwige Fenech, Nadia Cassini, Carmen Villani e Lilli Carati avevano i loro ammiratori, Gloria Guida è sempre stata la mia preferita. Aveva una presenza accattivante sul grande schermo, con i suoi occhi verdi e il suo sorriso malizioso. Un film di Gloria Guida era un evento e bisognava vederlo subito. Era un barlume di libertà e trasgressione, fino a quando le televisioni locali come Canale 48 e RTV 38 non sono finite nelle mani di Berlusconi, che ora ci ripropone i suoi programmi spazzatura.



Gloria Guida è nata a Merano il 19 novembre 1955, ma la sua famiglia si è trasferita a Bologna poco dopo. Nei suoi primi film ha spesso interpretato il ruolo di una vivace bolognese, ma anche di un’astuta contadina veneta (Il gatto mammone), solitamente doppiata. Ha iniziato la sua carriera artistica come cantante nel locale che il padre possedeva sulla costa romagnola. Il suo esordio nell’industria cinematografica avviene attraverso film che hanno come protagonista una giovane ragazza di una ricca famiglia borghese alle prese con i propri conflitti interiori.

Nel 1974 escono La ragazzina e La minorenne, che ritraggono la vita di adolescenti benestanti che si dedicano soprattutto al tempo libero e agli incontri sessuali. Successivamente, Guida recita in Blue Jeans, interpretando una giovane prostituta che viene affidata alle cure del padre dopo una retata della polizia. Questo film ha consacrato Guida nel genere della commedia sexy italiana. L’anno successivo ha recitato in La novizia e Quell’età birichina. Tuttavia, il suo film di maggior successo è stato La Liceale, che ha generato diversi sequel, tutti ambientati in una scuola di provincia dove una bella studentessa si trova a dover affrontare le avances di insegnanti, preside e compagni. Questi film contenevano gli elementi tipici della commedia sexy, da una ragazza che fa la doccia al voyeurismo. La Liceale fu così popolare che ispirò numerose imitazioni. Un altro film acclamato di Guida fu L’infermiera di notte, con un’infermiera appassionata che eccitava il malato di cui si prendeva cura. Mario Carotenuto, attore sottovalutato, interpretò il malato alla perfezione.

Dopo l’incontro con Johnny Dorelli sul set di Bollenti spiriti (1981) e il successivo matrimonio, Gloria Guida si è gradualmente allontanata dal cinema, dedicandosi al marito e alla figlia Guendalina. I suoi ultimi film sono La casa stregata (1982), Sesso e volentieri (1988) e Festa di compleanno (1988). È un peccato che Johnny Dorelli abbia rubato il sogno biondo di una generazione e che Gloria Guida abbia smesso di fare teatro con il marito. È un peccato, perché Gloria Guida non era solo bella, ma anche un’attrice di talento, come dimostrato nei suoi film del filone sexy accanto ad attori della commedia nostrana, come Renzo Montagnani, Lino Banfi e Gianfranco D’Angelo, ma anche in film più impegnati come il duro e a volte eccessivo Avere vent’anni di Ferdinando Di Leo (ad esempio la scena finale).

Gloria Guida è ricordata come la liceale più sexy del cinema erotico soft italiano, dopo l’iconica interpretazione di Edwige Fenech nel ruolo della professoressa che seduce ragazzi innocenti. Il suo personaggio dà vita al sogno di una sedicenne italiana, essendo una compagna di banco maliziosa e provocante. È la studentessa che ammicca al preside e quella che fa l’amore con il ragazzo nell’aula di scienze. Non solo, ma gareggia anche con Edwige Fenech nei reparti ospedalieri, facendo l’infermiera di notte mentre la bellezza franco-algerina interpreta il medico.

Fenech, Villani e Benussi sono tutte donne esperte e mature che hanno avuto un impatto sui sogni dei loro studenti, anche se la loro presenza è relativamente minore rispetto a quella di Gloria Guida. Guida porta sullo schermo un senso di freschezza e innocenza, consapevole della sua alta carica erotica. In un’intervista rilasciata a Manlio Gomarasca e Davide Pulici per “99 Donne”, Guida ha dichiarato che, pur spogliandosi davanti alla telecamera, raramente ritrae un rapporto sessuale. La si vede spesso dal buco della serratura, sotto la doccia o in bagno, anche se non partecipa al filone del cinema sexy di bassa lega. I suoi film hanno un significato anche nelle scene incriminate o giudicate male.

Questi film si concentrano principalmente sul sesso e le storie che raccontano non si soffermano sui temi della rivoluzione sessuale, delle ansie giovanili o delle ribellioni studentesche degli anni Sessanta e Settanta. Piuttosto, offrono una fuga in un’epoca in cui la censura rendeva la vita difficile. L’Italia, sotto il governo della Democrazia Cristiana, fu scandalizzata dall’emergere della commedia sexy e di attrici come Gloria Guida, Laura Antonelli e Ornella Muti. Per un intero decennio, queste attrici si contesero l’attenzione dei ragazzi italiani.



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