Guerrina Piscaglia, nove anni senza risposte: come è andata a finire la storia



Un Mistero Ancora Irresolto

Guerrina Piscaglia, la casalinga di Ca’ Raffaello, scomparve senza lasciare traccia quasi nove anni fa. Da allora, l’unico ricordo che rimane di questa misteriosa vicenda è un velo di tristezza. Nonostante le indagini e i processi, nonché i tentativi di ricorrere ai medium e le ricerche sul campo, il corpo della donna non è mai stato ritrovato.



Gratien Alabi: Un Sacerdote in Prigione

Gratien Alabi, il vice parroco del paese, è stato condannato a 25 anni di carcere per omicidio e occultamento di cadavere. Lui e Guerrina avrebbero avuto una relazione clandestina, testimoniata da oltre 4mila tra SMS e chiamate scambiate fino al 1° maggio 2014, giorno della scomparsa di Guerrina.

L’Ultimo Giorno di Guerrina

Era un giorno di festa, poco dopo l’ora di pranzo, quando Guerrina lasciò la casa dei suoceri per andare in canonica da padre Gratien. Le ultime parole che la suocera sentì pronunciare da Guerrina furono: “Non vengo con voi alla festa, vado a casa a riposare”. Invece, inviò un altro SMS ad Alabi: avevano un appuntamento in canonica. Doveva percorrere solo pochi metri per arrivare a destinazione, ma sparì come se fosse stata inghiottita dalla terra.

Il Movente: Una Relazione Clandestina

Secondo i giudici, il movente della sua morte sarebbe stata proprio quella relazione clandestina: Guerrina avrebbe voluto rendere pubblico l’amore per Gratien, mentre il sacerdote non voleva che si sapesse. Per impedirle di parlare, l’avrebbe uccisa.

Una Scomparsa Volontaria?

Inizialmente, la scomparsa di Guerrina venne considerata volontaria: dal suo cellulare partirono alcuni SMS nei quali si parlava di una fuga con un misterioso “amoroso marocchino”. Tuttavia, furono proprio questi SMS, e l’analisi delle celle telefoniche agganciate dal cellulare della donna e contemporaneamente dal telefonino di Alabi, a incastrare l’assassino.

Padre Gratien: Un Ruolo da Protagonista

L’immagine che emerge è chiara: il sacerdote ha avuto un ruolo da protagonista nella scomparsa di Guerrina. Fu lui stesso a inviare quei messaggi, in un maldestro tentativo di depistare le indagini.

Otto Anni Dopo: Un Innocente in Prigione?

Anche dopo otto anni, padre Gratien continua a dichiararsi innocente dalla sua cella di Rebibbia. Il suo avvocato, Riziero Angeletti, qualche mese fa aveva dichiarato di voler richiedere la revisione del processo. Tuttavia, alla luce di nuovi sopralluoghi e incontri, sembra che non ci sia più intenzione di procedere.

Una Famiglia in Cerca di Verità

Per Mirco e Lorenzo Alessandrini, marito e figlio di Guerrina, ogni primo maggio riemergono sensazioni indimenticabili. Il pensiero va al desiderio mai esaudito di sapere la verità.

Un Milione di Euro: La Richiesta di Risarcimento

Oggi, il giudice tutelare di Lorenzo ha autorizzato i legali a procedere per fare causa alla diocesi di Arezzo, chiedendo un risarcimento di 1 milione di euro per responsabilità civile.

La Diocesi: Un Dovere Inadempiuto

“L’obbligo e il potere di controllare Alabi ricadevano sulla Diocesi, secondo il codice civile”, spiega l’avvocato di Mirco, Nicola Detti. “Prima della sparizione di Guerrina, il vescovo aveva ricevuto degli avvisi da altri credenti, ma nessuno intervenne per controllare Alabi. La responsabilità della Diocesi deve essere riconosciuta. Non si tratta tanto di una questione economica ma di principio. La vicinanza della Diocesi alla famiglia di Guerrina non è mai stata percepita”.

Una Nuova Vita per Mirco e Lorenzo

Dopo otto anni, la vita deve andare avanti. Mirco e Lorenzo stanno seguendo un programma sociale in una cooperativa di San Sepolcro. “Lorenzo è un ragazzo speciale”, spiega Detti. “Insieme al padre sta seguendo il programma, per sperimentare una nuova gestione familiare, con loro due soli. Entrambi lavorano e si tengono impegnati”.



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