Un ritardo di due minuti cambia tutto
Una storia di sopravvivenza incredibile emerge dall’incidente mortale a Mestre. Ferhat ed Emine, una coppia di trentenni tedeschi in vacanza a Venezia con la loro piccola figlia di un anno, Zara, si salvano da un tragico destino per un ritardo di soli due minuti. Questo ritardo ha fatto sì che perdessero l’autobus coinvolto nell’incidente.
Il corso degli eventi
– Quella sera, la coppia litiga e decide di fermarsi a mangiare una pizza.
– Perdono l’autobus, nonostante i tentativi disperati di raggiungerlo.
– Tentano di contattare l’autista dell’autobus, Alberto Rizzotto, attraverso il campeggio Hu a Marghera, ma sbagliano numero.
– Non riescono a mettersi in contatto con il campeggio per chiedere di ritardare la partenza del bus.
– L’autobus parte senza di loro.
Un ritorno inaspettato a casa
Ferhat ed Emine speravano di rientrare in tempo per guardare la partita di Champions League tra Copenhagen e Bayern. Tuttavia, a causa del ritardo, perdono l’autobus delle 19:30. Aspettano l’autobus successivo alla stazione Marittima, ma non arriva. Scoprono poi che c’è stato un grave incidente, ma non sanno che l’autobus coinvolto era quello che avrebbero dovuto prendere.
La realizzazione
Solo dopo essere tornati a piedi all’alloggio e aver visto le notizie in TV, la coppia realizza che il bus coinvolto nell’incidente era quello che avrebbero dovuto prendere. Questa realizzazione li colpisce come una scossa terrificante e insensata.
Il senso di sopravvivenza
Da allora, Ferhat ed Emine ripercorrono quei momenti, pesando le parole che si sono detti e benedicendo quel litigio e quel ritardo di soli due minuti che li ha tenuti in vita.
Il neonato salvo
Nel frattempo, un neonato è stato salvato grazie all’abbraccio protettivo dei suoi genitori durante l’incidente. I genitori potrebbero essere morti nell’incidente.
Un semplice pasto diventa un salvavita
Emine racconta la stanchezza comune a molte coppie durante una vacanza: la difficoltà di decidere dove mangiare. Quella sera, alle 19:22, decide di mangiare in hotel. Ferhat, desideroso di mangiare una vera pizza italiana e di guardare la partita, acconsente.
Un ritardo che salva la vita
In un’intervista con Bild, la coppia racconta di non essere riuscita a dormire fino alle 2 del mattino, quando si rendono conto di quello che è successo. “Non abbiamo saputo fare altro che abbracciare nostra figlia”, hanno detto. Quel banale ritardo per mangiare una pizza ha avvolto tutto in un’incertezza incredibile, trasformando un semplice autobus mancato in un appuntamento mancato con la morte.
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