La compagna di corso di Giulia ha descritto Filippo come una persona morbosa e sempre presente



Una compagna di corso di Giulia Cecchettin, la giovane vittima dell’orribile omicidio perpetrato da Filippo Turetta, ha deciso di parlare e ha gettato nuova luce sulla personalità di Turetta. Le sue parole dipingono un quadro di un uomo morboso e ossessivo, svelando un lato inquietante del suo comportamento.



Un controllo subdolo e onnipresente

La compagna di corso ha rivelato che Turetta esercitava un controllo subdolo e psicologico su Giulia. Non si trattava solo di una relazione amorosa ma anche di un’amicizia insidiosa. Afferma che Turetta diceva che senza Giulia non poteva vivere, e aveva infiltrato se stesso nella vita degli amici di Giulia, diventando onnipresente. Quando Giulia andava a trovare un amico, Turetta si autoinvitava, dimostrando un comportamento invadente e malsano.

Una giovane piena di passioni

La compagna di corso ha anche condiviso dettagli sulla personalità di Giulia Cecchettin, descrivendola come una giovane piena di passioni e interessi. Era dolce, forte ed empatica. Aveva sogni e aspirazioni, tra cui diventare una fumettista e illustratrice di libri per bambini a Milano. Giulia aveva una vita davanti a sé, ma il comportamento di Turetta ha tragicallyo interrotto tutti i suoi sogni e progetti.

Un’amica che sorrideva nonostante tutto

Nonostante le preoccupazioni e il malessere causato dalla presenza costante di Turetta, Giulia era una persona che sorrideva, secondo la sua compagna di corso. Tuttavia, la sua vita è stata oscurata da un controllo morboso e ossessivo che ha portato a conseguenze devastanti.

Queste rivelazioni fanno emergere ulteriori dettagli sulla complessa relazione tra Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, e gettano luce su quanto fosse pervasivo il controllo esercitato da Turetta sulla vita della giovane. La comunità resta sconvolta per la tragica perdita di Giulia e cerca risposte su come sia potuto accadere un così terribile destino.



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