Massimo Bossetti: La testimonianza della moglie dopo 9 anni



Sono trascorsi nove anni dall’arresto di Massimo Bossetti, condannato definitivamente all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio. Nonostante la sentenza, la moglie dell’uomo continua a sostenere la sua innocenza. Le parole pronunciate dalla donna, ancora alla ricerca di una vita normale, sono tradotte dal fratello Agostino in un’intervista per Il Giorno.



La testimonianza della moglie di Massimo Bossetti

È il fratello Agostino a raccontare la vita della moglie di Massimo Bossetti. “Mia sorella cerca di andare avanti, la vita continua”, afferma. E aggiunge: “Dopo nove anni, sa che la sua esistenza non tornerà mai più alla normalità, quel fatto ha cambiato tutto”. Queste parole giungono alla luce degli ultimi sviluppi sul caso dell’omicidio di Yara Gambirasio.

Nuove accuse e richieste di indagini

Le accuse di frode processuale e depistaggio portano il gip di Venezia, Alberto Scaramuzza, a richiedere l’iscrizione nel registro del pm Letizia Ruggieri. Il gip sollecita quindi nuove indagini sul caso, concentrandosi sulle verifiche dei 54 reperti contenenti tracce di DNA che, anni fa, hanno portato alla condanna dell’operaio edile di Mapello. Secondo il gip, la procuratrice Ruggieri non avrebbe conservato e gestito correttamente tali prove. Di fronte a denunce e opposizioni della difesa di Massimo Bossetti, condannato definitivamente all’ergastolo, il gip sottolinea la necessità di estendere l’iscrizione a suo carico in relazione al reato di frode in processo penale e depistaggio.

La ricerca di una vita normale

Dopo anni di lotte e incertezze, la moglie di Massimo Bossetti desidera tornare a una vita normale, consapevole che questa normalità non sarà più la stessa. I loro figli, ora adulti di 21, 18 e 16 anni, hanno intrapreso il loro cammino individuale. Marita Comi, sempre al fianco del marito, ha dichiarato all’epoca della condanna: “Lo avrei lasciato se fosse stato colpevole”. Oggi, continua a dedicarsi alla sua attività lavorativa presso una ditta di pulizie e a essere una madre presente, vivendo ancora nella loro casa a Brembate Sopra.

Conclusione

Nonostante la condanna definitiva di Massimo Bossetti per l’omicidio di Yara Gambirasio, sua moglie Marita Comi rimane convinta della sua innocenza. La donna cerca di trovare una nuova normalità nella vita, affrontando le sfide quotidiane e rimanendo un punto di riferimento per i loro figli. Mentre nuove accuse e richieste di indagini sollevano interrogativi sul processo, la storia di questa famiglia continua a evolversi, con la speranza di un futuro più sereno



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