Michela Murgia: L’addio alla scrittrice e il coraggio di condividere la sua battaglia



Un talento incommensurabile

Michela Murgia, talentuosa autrice italiana, ci ha lasciati a soli 51 anni. La sua voce unica, resa famosa da opere come “Il mondo deve sapere”, ha toccato e ispirato migliaia di lettori.



La lotta contro il carcinoma renale

Negli ultimi mesi, Michela ha condiviso il suo viaggio con un carcinoma renale al quarto stadio, interrogandosi sulle possibili cause nel suo libro “Tre ciotole”. Nonostante la sua dieta vegetariana e l’astensione dal fumo, la malattia l’ha colpita duramente, un destino inaspettato per una donna così attenta alla sua salute.

L’annuncio pubblico

Attraverso blog, social media e presentazioni al Salone di Torino, Michela ha scelto di vivere pubblicamente la sua malattia. Questa scelta di trasparenza ha rappresentato una forma di “sopravvivenza emotiva” unica nel panorama letterario italiano.

Una vita dedicata alla scrittura e alla causa

Nata a Cabras, in Sardegna, nel 1972, Michela ha attraversato vari campi, dall’insegnamento di religione alla direzione di una centrale. Come scrittrice, ha toccato diversi generi, dalla drammaturgia al blogging, diventando un’opinionista rispettata e una critica letteraria apprezzata. La sua carriera è stata segnata da opere significative, tra cui “Accabadora”, che ha esplorato temi di morte ed eutanasia.

Un impegno radicale e autentico

Michela non ha mai esitato a prendere posizione. La sua affiliazione politica, legata a una sinistra radicale e libertaria, e le sue opinioni su temi quali la Rai e i migranti, sono state sempre chiare. Ha anche avuto il coraggio di condividere pubblicamente il suo matrimonio con Lorenzo Terenzi poco prima della sua scomparsa.

Il suo legato

Oltre alla perdita di una scrittrice talentuosa, la scomparsa di Michela Murgia segue quella di un’altra autrice eccezionale, Ada d’Adamo, che ha anche scritto del suo viaggio con la malattia in “Come d’aria”. Entrambe le opere offrono riflessioni profonde sulla vita, la malattia e l’inevitabilità della morte.

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