Il controllo criminale è esteso in ogni aspetto della vita quotidiana nell’ampia piazza di spaccio che è il Quartiere Verde e il Bronx, costruiti negli anni ’80 per affrontare l’emergenza abitativa seguita al terremoto. Nel corso degli anni, le istituzioni hanno progressivamente abbandonato quest’area. Le case, originariamente affittate con contratti di 60 mesi, non vengono più rinnovate.
Attualmente, nemmeno i gestori sono sicuri di chi occupi gli immobili, quali siano i morosi e chi invece ha sempre pagato. Questa situazione lascia spazio libero al crimine, che gestisce una delle più grandi piazze di spaccio d’Italia. Il controllo criminale è presente in ogni aspetto della vita quotidiana, creando una vasta zona grigia che è impossibile da evitare, persino per le persone oneste che abitano qui.
Nel Quartiere Verde e il Bronx non ci sono autobus, quindi le persone si affidano ai “pulmanini”, ovvero a mezzi privati che offrono una minima mobilità a chi non possiede mezzi propri.
Inoltre, nessuno si occupa di pulire le strade e quindi quello che viene fatto è gestito in autonomia, come ad esempio la raccolta dell’immondizia. È difficile immaginare che dietro a queste attività, così come altre migliaia presenti nell’area, non ci sia l’influenza della camorra, che controlla in modo capillare il territorio.