“Ragazzi siciliani tutto il giorno sui social invece di lavorare”: la polemica di Domenico Dolce



Il ritorno estivo dello stilista Domenico Dolce in Sicilia non è passato inosservato. Durante un evento a Polizzi Generosa, vicino a Palermo, le sue parole sulla giovane generazione hanno acceso un dibattito acceso e provocato reazioni contrastanti.



Dolce: Preoccupato per i giovani siciliani

Mentre inaugurava una mostra fotografica, Dolce non ha trattenuto le sue preoccupazioni sul futuro dei giovani, non solo in Sicilia ma in tutta Italia. Ha detto apertamente:

“Cosa fate tutto il giorno su Facebook? Andate a lavorare! Le campagne sono abbandonate e il problema siamo noi.”

Rimarcando la differenza tra la sua generazione e quella attuale, ha aggiunto:

“Mi dicono che non faccio niente per loro, ma io a 18 anni sono andato a Milano. Fate noccioline, il fagiolo badda, ricamate. Come si può pretendere progresso se nessuno fa nulla?”

Il tono ironico ha poi raggiunto il picco quando ha commentato sulle aspettative dei giovani della sua terra:

“Mi chiedono di tornare con una valigia piena di denaro!”

La risposta del sindaco Gandolfo Brizzi

La presenza estiva di Dolce a Polizzi Generosa, sebbene privata, ha sempre un grande impatto mediatico. Le parole dello stilista non sono state accolte bene da tutti, e il sindaco Gandolfo Brizzi ha voluto rispondere:

“Ogni sua parola è sotto i riflettori. L’effetto delle sue parole è controproducente. Molti giovani stanno provando a rimanere qui, aprendo nuove attività, e moltissimi altri sono andati altrove per costruirsi un futuro.”

Ha inoltre sottolineato l’importanza di evitare generalizzazioni, aggiungendo che la comunità sta lavorando per creare opportunità socioeconomiche e culturali.

Conclusioni

Le parole dello stilista hanno evidenziato un problema reale, ma la questione è complessa e non può essere ridotta a semplici generalizzazioni. Il confronto tra generazioni è inevitabile, ma è importante ricordare che ogni generazione ha le sue sfide e le sue responsabilità. La Sicilia, come tante altre regioni, è in cerca di un rinnovamento, e tutti devono fare la loro parte per contribuire a questo processo.



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