Stefania Russolillo, responsabile dell’omicidio della madre del tiktoker Donato. L’ammissione (parziale): «Mi osservava e sottraeva persino la corrispondenza»



Follia e orrore si uniscono quando la piccola comunità della periferia occidentale di Napoli si riunisce per il pranzo. Rosa Gigante, 71 anni, viene brutalmente uccisa dalla sua vicina di casa, Stefania Russolillo. Le sono stati trovati fili di ferro intorno alla gola, colpi di martello alla tempia e un tentativo di dare fuoco al suo cadavere. La Russolillo ha tentato di giustificare le sue azioni, sostenendo che la Gigante la stava “spiando” e “rubando la sua posta dalla cassetta postale”. Dopo sette ore di interrogatorio, la Procura di Napoli ha emesso un ordine di custodia cautelare nei suoi confronti, accusandola di omicidio.



Il figlio è un tiktoker

Le sirene stridenti delle auto della polizia hanno riempito l’aria di via Vicinale Sant’Aniello, un piccolo vicolo di campagna che si trova a ridosso della collina dei Camaldoli. A Pianura si è subito ipotizzato che si trattasse di un altro omicidio di camorra, ma questa volta non era dovuto a un conflitto tra clan o a un attacco a sorpresa di bande rivali. Alle 13, gli agenti che stavano facendo irruzione in un appartamento al secondo piano della scala G si sono trovati di fronte a uno spettacolo orribile: il corpo di una donna brutalmente uccisa, forse a colpi di martello.

È stato facile scoprire l’identità della donna uccisa: La madre di Donato De Caprio, un popolare “food influencer” famoso per i suoi panini e per la memorabile frase “Con briciole o senza?”. Questa star dei social media aveva guadagnato un seguito di tre milioni di persone. Quando la polizia è arrivata sulla scena del crimine, si è trovata davanti uno spettacolo raccapricciante: sangue sparso per tutta la casa, la vittima era stata strangolata con un filo di ferro e picchiata selvaggiamente con un martello prima di essere data alle fiamme. Nonostante la natura macabra del crimine, la Squadra Mobile, guidata da Alfredo Fabbrocini e supervisionata dal procuratore Maurizio De Marco, è riuscita a individuare rapidamente il colpevole e a risolvere il mistero.

Il vicino assassino

Le indagini hanno portato all’identificazione di Stefania Russolillo, una vicina di casa della vittima, che ha confessato di odiare Rosa dopo sei ore di interrogatorio. Sembrava che i rancori si fossero sedimentati nel tempo, culminando in uno sfogo di odio e follia. Donato, il figlio della vittima, aveva acquisito notorietà nell’ultimo anno con la sua storia di rifiuto e le sue deliziose creazioni di cucina napoletana. I suoi panini erano così popolari che i turisti facevano la fila per assaggiarli. Di recente, anche la top model Bella Hadid gli ha dato la sua approvazione. È chiaro che il lavoro di Donato è qualcosa da ammirare e apprezzare.



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