Trevignano, la “veggente” legge il messaggio della Madonna: “State andando verso l’autodistruzione”



Un incontro spirituale inaspettato

Gisella Cardia, la sedicente veggente di Trevignano Romano, ha tenuto un raduno religioso su una collina nella città il 3 maggio. Accompagnata dalle guardie del corpo e dai suoi seguaci, la donna aveva invitato i credenti a unirsi a lei per pregare insieme e aspettare l’apparizione della Madonna, come fa ogni terzo giorno del mese.



Un discorso acceso rivolto ai giornalisti e ai detrattori

La presunta veggente ha iniziato la sua performance con un discorso piuttosto animato, rivolto ai giornalisti e ai detrattori che hanno messo in dubbio la veridicità delle sue apparizioni. Ha tuonato contro di loro, affermando di essere dalla parte di Dio e di avere la Madonna dalla sua parte.

Il messaggio trascritto dalla Madonna

Successivamente, la donna avrebbe affermato di essere entrata in trance e di avere trascritto il messaggio che la Madonna avrebbe voluto comunicare ai suoi fedeli. Ha detto che la Madonna è “madre di misericordia” e ha invitato i suoi seguaci a pregare sotto la croce di Gesù per aprire i loro cuori.

Avvertimenti e preghiere per l’umanità

Gisella Cardia ha inoltre avvertito che l’umanità sta andando verso l’autodistruzione e ha chiesto ai suoi fedeli di pregare molto, perché la purificazione sarebbe dura ma necessaria. La presunta veggente ha poi aggiunto che la guerra è vicina e che la fede è più forte del demonio.

Il santuario di Trevignano Romano e le misure di sicurezza

Un luogo di culto controverso

Il santuario della Madonna di Trevignano Romano si trova vicino al lago di Bracciano e le autorità locali hanno adottato misure di sicurezza per controllare l’afflusso di persone alla zona.

Reazioni contrastanti tra i residenti

I residenti del paese, tuttavia, non sono molto entusiasti per quanto accaduto e hanno dichiarato che la religione è qualcosa che dovrebbe essere portato dentro di sé, invece di essere cercato in un luogo vincolato.

Disposizioni per i visitatori del santuario

La Onlus del marito di Cardia, Gianni Cardia, ha messo a disposizione delle navette per i bisognosi, ma i visitatori devono parcheggiare le loro automobili a tre punti della zona e percorrere tre chilometri a piedi per raggiungere il santuario.



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