Un omicidio annunciato: le botte ricevute da Vincenza Angrisano pochi giorni prima della morte



La storia di Vincenza Angrisano è una tragica testimonianza dei terribili effetti del femminicidio. Questa donna di 42 anni è stata brutalmente uccisa dal marito, Luigi Leonetti, davanti ai loro figli di 6 e 12 anni. Gli eventi che hanno portato a questa terribile tragedia svelano una serie di dettagli scioccanti.



Un Mese di Tensione

Secondo gli inquirenti, la relazione tra Vincenza Angrisano e Luigi Leonetti si era incrinata circa un mese prima dell’omicidio. I segnali di tensione erano diventati evidenti, ma nessuno poteva prevedere la tragica fine che sarebbe arrivata. Ancora più sconvolgente è il fatto che solo pochi giorni prima della sua morte, Vincenza era stata ricoverata in un ospedale della provincia di Barletta-Andria-Trani a causa delle percosse subite. Tuttavia, venne dimessa con una prognosi di soli 4 giorni. Il 23 novembre, meno di una settimana dopo il ricovero, fu massacrata a coltellate davanti agli occhi dei suoi stessi figli.

Poco dopo aver commesso l’omicidio, Luigi Leonetti chiamò il 112 e confessò il delitto. Ciò che rende questa tragedia ancora più devastante è il fatto che i figli della coppia erano presenti in casa durante l’orribile atto. Tuttavia, il 30 novembre, l’avvocato difensore di Leonetti, Savino Albore, ha affermato che, secondo il suo assistito, i bambini si trovavano in un’altra stanza durante l’omicidio.

Gelosia e Desiderio di Separazione

Il movente dietro a questa terribile tragedia sembra essere la gelosia e la decisione di Vincenza Angrisano di voler lasciare il marito. Durante l’interrogatorio, Luigi Leonetti ha nuovamente confessato il delitto e ha fornito una ricostruzione della dinamica dei fatti. Racconta che lui sarebbe rientrato a casa dal lavoro intorno alle 16.30 e avrebbe incrociato Vincenza, che stava per uscire per prendere il figlio di 6 anni a scuola. La donna aveva poi comunicato al marito che sarebbe rimasta fuori casa, ma intorno alle 17 è rientrata per riportare il bambino a casa. In questo momento, è scoppiata una discussione che ha portato all’atroce omicidio.

Al momento, il procuratore ha ordinato l’autopsia sul corpo e sta procedendo con le indagini per scoprire ulteriori dettagli sulla dinamica del delitto. La Sezione Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri sta lavorando per raccogliere prove cruciali. Questa terribile tragedia ci ricorda l’importanza di combattere il femminicidio e proteggere le vittime.



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