Alessandro Borghese: “Ho un figlio che non ho mai conosciuto, e quando ero giovane non mi legavo mai in modo serio.”



Il rinomato chef Alessandro Borghese è pronto a fare il suo ritorno sul piccolo schermo con il nuovo programma “Celebrity Chef“, in onda su Tv8. Oltre a questo impegno televisivo, Borghese gestisce anche il suo ristorante “AB – Il lusso della semplicità“, famoso per trasformare ingredienti semplici in piatti lussuosi, con prezzi che variano dagli 85 ai 120 euro.



Durante un recente intervista, il celebre chef ha espresso le sue opinioni sul mondo della ristorazione, sottolineando l’importanza della passione nel settore. Borghese ha messo in luce le sfide nel reperire personale qualificato per il suo nuovo ristorante a Venezia, nonostante i numerosi colloqui effettuati. Ha osservato che le esigenze dei giovani lavoratori sono cambiate, citando aspetti come gli orari flessibili, la formazione continua e le facilitazioni sanitarie. “Si deve scegliere questo lavoro per passione e non solo per i soldi,” ha detto Borghese, anche se ha riconosciuto che il settore può essere molto redditizio per chi è disposto a dedicarsi completamente.

Quando si parla di retribuzioni, Borghese ha chiarito che queste dipendono dalle competenze e dalle esperienze dei dipendenti. I salari partono da un minimo di 1400-1500 euro per un lavapiatti, arrivando fino a 3-4 mila euro per posizioni più avanzate, a patto che i lavoratori dimostrino il loro valore.

Parallelamente alla sua carriera, Borghese ha condiviso dettagli personali riguardo a un figlio adolescente che non ha mai conosciuto. Il figlio sarebbe nato nel 2006, tre anni prima del suo matrimonio con Wilma Oliviero, con cui ha due figlie, Arizona e Alexandra. “È una situazione molto delicata,” ha ammesso Borghese, aggiungendo che si occupa del figlio solo “dal punto di vista legale” e che non ha avuto la possibilità di incontrarlo di persona. Tuttavia, rimane aperto alla possibilità di un futuro incontro, nonostante il ragazzo viva all’estero.

L’intervista ha offerto uno sguardo complesso sulla vita di uno degli chef più influenti d’Italia, mostrando non solo la sua passione per la cucina e il suo impegno nel promuovere una cultura lavorativa sostenibile e appassionata, ma anche la complessità delle dinamiche familiari che influenzano la sua vita personale.



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